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Post N° 15


Sveglia. Ore 11.40 di una domenica di novembre, Ale si alzò dal letto, il sole entrava dalla fessura delle ante semi chiuse, un sole spento, classico di quel periodo. Ale pensava a cosa fare per non ricadere nel tunnel delle malinconie. E più ci pensava e più quella  malinconia bussava al cuore di Ale.“E’ una cosa naturale” pensava Ale, “ la mancanza di una presenza accanto, sempre, dopo tutto quel tempo assieme ad una persona, non averla più a fianco, la senti sempre più forte, cresce anche se non vuoi, e anche se fai di tutto per distrarti, per cercare di riempire quel vuoto, lei c’è, e la domanda più frequente e anche quella più stupida è “chissà cosa starà facendo…chissà se ogni tanto pensa a me.” …ma non credo, non credo di essere ancora nei suoi pensieri, non come lo è lei per me. Non è più amore, è un fortissimo affetto, un’ amicizia speciale, perché nessuno mi conosce meglio di lei…ma io sto cambiando, almeno credo…e arriverà anche il momento in cui diventerà abitudine questa solitudine, oppure chissà, arriverà una nuova presenza. Molto più intensa. Molto più simile a me, a quello che sono e a quello che posso dare. Tanto. Non forzerò nulla, mi lascerò in balia degli eventi. Senza smettere di cercare.Perché anche questo era affascinante, il rimettersi in gioco, una nuova sfida da vincere, la ricerca della felicità…o meglio, della serenità. Si, perché se si è sereni si è anche felici e si riesce ad affrontare tutto con più scioltezza…le sorprese inaspettate della vita, l’intensità delle sue emozioni, le giornate di pioggia e le giornate di sole, e anche la tristezza, con  la serenità, si riesce a gestire meglio…anche se può sembrare un controsenso. Seguire l’istinto,  ma con moderazione, riflettendo sulla scelta che si sta per fare, stando attenti all’euforia per le cose nuove. Viverle intensamente ascoltando il cuore, collegandolo alla ragione quel poco che basta per mettere a fuoco l’idea giusta, il momento magico per agire. Non correre mai, ma camminare a ritmo costante lungo la strada che si sta percorrendo. Restare con i piedi per terra lasciando il cuore libero di volare, colorando il mondo di te. Buttarsi nella mischia con la consapevolezza di essere unico. Sapere che ne vale sempre la pena, in qualsiasi situazione, e che c’è sempre una spiegazione, anche se tante volte, nelle cose brutte che accadono, è difficile trovarla, perché la mente ed il cuore sono offuscati da pensieri negativi, ma una spiegazione c’è e bisogna tirar fuori le palle per trovarla ed accettarla.Tante piccole cose, semplici da dire, ma molto difficili da mettere in pratica, pezzi di puzzle da unire uno ad uno, cercando l’incastro giusto che purtroppo non capita mai in mano al primo colpo, bisogna sempre cercarlo e non forzare di incastrarlo per forza. La ricerca della serenità l’unica cosa che accomuna ogni essere umano, una battaglia personale senza fine.