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Post N° 16


…Perché tutto sembra così folle… “e mi ritrovo qui all’ una e mezza di notte a pensare. A spargere pensieri su un foglio di carta pensando al mio domani. Cosa succederà? Ora sono solo, ora non ho più l’appoggio di nessuno, ed il tutto è davvero grande! Ironizzare, devo solamente ironizzare…l’unico modo per restare in piedi. Il domani mi spaventa? Si, ma chi se ne frega, basta far finta di non pensarci! Devo immaginarmi in un mio mondo parallelo, io sono in un mondo parallelo. Dovrei forse fingere di essere felice? Dovrei dire a tutti che va tutto bene? E’ questo quello che bisogna fare per affrontare la giornata? E allora fingi Ale! Tanto non cambia nulla, e un giorno ti autoconvincerai che la tua non sarà più una finzione, sarà quello che sei. Un giorno…Tutti credono che tu sia forte, invulnerabile, tutti si aspettano qualcosa da te, il problema è che tu, Ale, non sai cosa cazzo vogliono! Ale, l’uomo di ferro…wow, non sapevo di essere così! Sopportare tutto, io devo sopportare tutto. Che periodo di merda…”.Ad Ale stavano succedendo delle cose strane, non era solo nell’ambito sentimentale, ora ci si era messo pure qualcosa che ne lui e ne nessun’altro avrebbe potuto rimediare a breve...doveva per l’ennesima volta aspettare e dar coraggio agli altri, doveva essere forte, era lui che in questo momento doveva tener su il morale di tutti. Ma a lui chi pensava? A lui pensava il suo coraggio, come sempre, di affrontare le situazioni. La speranza di un giorno migliore, la voglia di uscirne a testa alta, l’ambizione di essere il migliore…tutto questo per non allarmarsi, per non dare troppo spazio ai cattivi pensieri. Erano tutte balle, lo sapeva benissimo, ma queste stronzate del non arrendersi mai, di guardare avanti, di sperare, di essere forte, di non pensare..ecco, tutte queste bellissime stronzate che pensava in questo periodo di merda, lo alleggerivano di un grammo da tutto lo schifo che stava cadendo addosso a lui. Forza Ale. Questa era l’ironia di cui parlava. Ridere di tutto, senza limiti, ridere per restare a galla, ridere anche senza voglia. Un modo semplice per mandare tutto a fanculo.