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Post N° 19


Domande senza risposte…Ale se stava seduto sul suo tappeto leopardato, con un pezzo di pizza in mano, e si domandava : “perché”? Cercava risposte che non trovava…a tante cose non c’è spiegazione purtroppo, o forse Ale, faceva finta di non trovarle .E forse era meglio così. Eppure non capiva la brutalità di certe parole e di certi gesti, e non capiva perché la superficialità della gente.. di  persone che sembravano tanto vicine a lui, lo facesse così incazzare, quando forse doveva restare indifferente, ma era più forte di lui…e ci rimaneva male…anche se avrebbe dovuto solamente farsene una ragione.Ma le domande senza risposta fanno parte di quel gioco che è la vita, ed Ale intendeva giocare, non pretendeva di vincere, l’importante era giocare con la vita, a volte vinceva, a volte perdeva, ma era ancora in gioco e nessuno sapeva come sarebbe andata a finire. Era essenziale, per Ale, questo “giocare”, senza lasciarsi soffocare dalle cose che gli erano accadute e che stavano accadendo tutt’ora, era essenziale avere  la voglia di giocare, perché solo prendendo la vita come un gioco, sarebbe riuscito ad alleviare le sofferenze e a vivere profondamente le cose belle.Le cose belle…non aveva grosse pretese, le cose belle erano quelle più semplici, la gentilezza, il sorriso, l’amore, il sole, il mare, le montagne, la nebbia d’autunno, le stelle, una canzone, un libro…tutto ciò che gli regalava un emozione positiva… anche un semplice pensiero arrivato da lontano, come una colomba bianca.E anche per questo ringraziava la vita, ogni notte, prima di chiudere gli occhi, per tutte le emozioni che gli aveva fatto provare durante la giornata. “Grazie”.