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Post N° 21


Hardcore melodico… Ma che cos’era questo hardcore melodico? Era la colonna sonora di ALe..ritmo veloce…grinta, melodia…uno stile di vita. “Avere il ritmo veloce per non perdersi niente di ciò che accade, non frenetico, veloce al punto giusto per gustarsi la vita, ogni tanto c’è qualche cambio di tempo, ma il ritmo non cala mai, è costante e fa saltare….fa reagire…ti coinvolge.Grinta per affrontare le cose che accadono, avere le palle di guardarsi dentro e sbattere il muso contro la realtà delle cose, sentire il dolore, senza troppe paure per uscirne vincente. La grinta è coraggio, è voglia, è ambizione…è il non voler cedere e continuare a seguire il ritmo.Melodia, perché non può esistere solo rumore, la melodia è l’anima il cuore, l’emozione della vita, e ogni periodo ha una melodia diversa…a volte malinconica, a volte allegra, a volte dolce e a volte anche incazzata, ma è melodia..è emozione..è la base di tutto. Non riesco ad immaginare la vita senza una melodia…significherebbe essere vuoto, senza nessuno stimolo, freddo come il ghiaccio..no, la mia vita è un continuo cambiamento di melodie…ora è malinconica con qualche strofa incazzata, ma è melodia e per me è importante, molto importante…”.Queste tre cose erano essenziali per Ale, era la sua musica. Era la sua vita..il modo di affrontarla…e tante volte questo hardcore melodico lo rendeva un po’ più sicuro e un po’ più sensibile alle situazioni che gli si ponevano di fronte…dipendeva dalle melodie. Per molti l’hardcore melodico era solamente “casino”, troppo veloce ed intenso per riuscire a capirlo…e si fermavano prima che cominciasse la melodia…non erano in grado di ascoltare, giudicavano dall’apparenza…dalla prima battuta, e purtroppo capitava spesso questa cosa, ed Ale non capiva la mancanza di voglia di capire e ascoltare prima di giudicare…non sopportava l’arroganza di chi lo riteneva inferiore, ne aveva piene le palle di questi giudizi affrettati, di queste mancanze di rispetto…e allora alzava il volume e nulla più lo toccava.