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Post N° 32


Alberi…Ale era in auto, tornava dal lavoro e si guardava attorno.Il deserto marrone dei campi accarezzati da una leggera foschia, asfalto umido, alberi spogli…tristi…E proprio quegli alberi lo avevano colpito in una riflessione…un pensiero..una metafora sull’amore, l’ennesima.“Ecco, quegli alberi poco tempo fa avevano mille foglie verdi che brillavano alla luce del sole, e ancor prima erano solamente semi cosparsi in un campo..in riva al torrente…che piano piano, col tempo, hanno formato una radice..sempre più grande che ha scavato sempre più in profondità per cercare di cui nutrirsi per crescere…giorno dopo giorno. E col tempo il seme si è trasformato in una pianticella esile e poi è cresciuta sempre di più fino a diventare albero, riempiendosi di foglie e di colore…ora quell’albero è spoglio di ogni sua foglia, la radice c’è, la sua maestosità c’è, ma non c’è colore…si limita a vivere aspettando la stagione dell’amore, la primavera… L’amore in molti casi è come l’albero, si forma una radice che ogni giorno si consolida e acquisisce fiducia col terreno e si nutre di ciò che gli da ...poi cresce e si colora di mille foglie, mille esperienze, mille sensazioni e attimi indimenticabili…ma poi arriva il vento freddo e questi colori svaniscono, le foglie cadono una ad una e ingialliscono fino a seccarsi, forse perché la radice non è cresciuta abbastanza o non ha scavato bene in profondità…è rimasta troppo in superfice… e di quell’amore è rimasto solo un albero spoglio in mezzo ad un campo…aspettando un’altra primavera con i suoi mille colori, ma sarà una primavera diversa…e l’albero, con fatica, cercherà di affondare le sue radici per conoscere meglio il terreno e nutrirsi per ritrovare il colore...”