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Marzabotto, 62 anni dopo


Giustizia è fatta, finalmente… Ci sono voluti 62 anni ma quella che potrebbe sembrare una giustizia postuma vede gli imputati ancora in vita sebbene più che ottuagenari peccato siano tutti contumaci e ben accasati nelle loro patrie di origine… Il reato principale loro imputato è quello di strage, aggravato dai reati di concorso in violenza con omicidio contro privati nemici, pluriaggravata e continuata. 1944: l’ordine era quello di fare terra bruciata attorno a sé nella risalita dell’Italia settentrionale verso la Germania intanto che le forze alleate stazionavano al di sotto della linea gotica…Ed ebbe così inizio la marcia della morte… Prima la Versilia, poi la Lunigiana ed infine il bolognese…nei soli comuni di Marzabotto, Grizzano e Vado di Monzuno, 1830 vittime soprattutto donne anziani e bambini ai quali bisogno aggiungere le 55 vittime che fino al 1966 ci sono state a causa delle mine antiuomo che il generale Reder fece disseminare nei terreni di Marzabotto… Si chiude quindi una vicenda di odio, di amarezza, di violenza e di sofferenza…Speriamo che il gesto simbolico compiuto nel cimitero di Marzabotto da due bimbi nel 2002, lei tedesca lui italiano, possa portare pace nei nostri cuori.