3mendi

Post N° 791


«Pensioni, al Senato ce la faremo»«Sarà dura, non c'è dubbio che il dibattito sarà forte, ma occorre trovare una via per evitare la rottura». Così il presidente del Senato, Franco Marini, risponde durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio, a chi gli chiede delle difficoltà della maggioranza sulla riforma previdenziale che potrebbero diventare di particolare ostacolo quando il dossier pensioni approderà a palazzo Madama. Marini non nega, dunque «le difficoltà» ma mostra anche ottimismo e assicura: «Con il nostro lavoro ce la faremo». LEGGE ELETTORALE - «Al di la delle soluzioni, c'è la volontà » di cambiare la legge elettorale. Ne è convinto il presidente del Senato, Franco Marini, che ribadisce la propria distanza dal referendum.SENATO - Poi Marini respinge le accuse e spiega che palazzo Madama rallenta la sua attività a causa dei rapporti di forza quasi paritari con i rischi per il governo di cadere, come già avvenuto sulla politica estera. «Non è vero che il Senato non lavora». Con un «muro contro muro» il Senato «più di quello che ha fatto e sta facendo non si può» sostiene Marini sottolinenado che c'è tra le forze politiche «un principio di responsabilità comune». Il presidente assicura di «non essere pessimista» perchè «anche se la condizione è difficile, si va avanti, c'è un senso di responsabilità che a volte, non viene percepito all'esterno»SENTIMENTO CONTRO LA POLITICA - Franco Marini poi preferisce non fare «avvicinamenti meccanici fra il vento del '92 e oggi», perchè «le situazioni sono diverse», ma «si avverte una venatura contro la politica e occorre fare di tutto per attenuarla». Attenuare la «venatura contro la politica è necessario», prosegue il presidente del Senato, perchè altrimenti «il rischio è di allontanare i cittadini dalla politica e questo è sbagliato».