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Post N° 801

Post n°801 pubblicato il 25 Luglio 2007 da cgil3palermo
 

il sito del csoa Il Gramigna

 
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cgil3palermo
cgil3palermo il 25/07/07 alle 11:01 via WEB
Il Gramigna è un collettivo politico autogestito di compagni e compagne che da sempre lotta contro tutte le guerre imperialiste, la precarietà, la repressione, al fianco dei lavoratori, degli studenti, degli antifascisti, dei proletari che lottano per il diritto alla casa e dei popoli oppressi che resistono alle guerre di occupazione nei loro paesi. Abbiamo sempre manifestato apertamente i nostri contenuti, attraverso cortei e iniziative nelle piazze, nelle scuole e nei quartieri popolari, smascherando le false promesse di tutti i partiti borghesi. Per questo il Gramigna è sempre stato una spina nel fianco delle giunte che siano di una destra che sfrutta e reprime in maniera diretta, o di una sinistra falsa e ingannatrice che ci attacca in modo più subdolo. Le istituzioni non hanno mai accettato questa realtà, anzi tentano di fermare la nostra lotta con arresti, denunce, processi e sgomberi. In venti anni di vita il Gramigna ha “collezionato” 13 sgomberi ai quali puntualmente ne seguiva una nuova occupazione, questo per mettere in luce la politica speculativa che circonda i luoghi lasciati al degrado a Padova e perché siamo convinti che una lotta contro questa società vada praticata al di fuori del suo controllo. Di fronte alla crisi economica che investe anche il nostro paese i politici ci dicono che non ci sono soldi per l’istruzione, per la sanità, per i bisogni primari e che i tagli allo stato sociale sono necessari, ma poi spendono più di 50 milioni di euro ogni mese per mantenere le truppe di occupazione in Libano. Si spende di più per finanziare dei soldati pronti ad uccidere che per una finanziaria che dovrebbe soddisfare i bisogni dell’Italia intera! Chi si rende conto di questa situazione e lotta per cambiarla in maniera autorganizzata e indipendente dalle istituzioni, viene represso: lo abbiamo visto con le migliaia di precettazioni ai danni degli operai in sciopero, con gli studenti manganellati in piazza o negli sgomberi degli spazi popolari occupati. La guerra non è solo quella che vediamo in televisione in Iraq, in Libano o in Afghanistan ma è anche a casa nostra. Davanti a questo scenario è necessario alzare la testa mobilitandosi in prima persona per riprenderci i diritti che ci stanno togliendo! È importante schierarsi dalla parte di chi viene represso, perché portare solidarietà militante vuol dire difendere i diritti conquistati con la lotta. LA SOLIDARIETÀ È UN’ARMA, PRATICARLA È UNA NECESSITÀ! L’ERBA CATTIVA NON MUORE MAI!
(Rispondi)
 
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