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Post N° 815

Post n°815 pubblicato il 28 Luglio 2007 da cgil3palermo
 

Welfare, i ministri della sinistra a Palazzo Chigi con Prodi

Il Parlamento è sovrano ma noi chiediamo al presidente del Consiglio "maggiore attenzione" su alcuni temi contenuti nel protocollo sul welfare, a partire dal costo del lavoro. Così Alfonso Pecoraro Scanio ha inquadrato l'incontro di questo pomeriggio, a Palazzo Chigi, tra il presidente del Consiglio Romano Prodi ed i quattro ministri della sinistra dissidenti sul Protocollo per lo sviluppo. Incontro che è stato chiesto con urgenza da Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), Fabio Mussi (Sd), Paolo Ferrero (Prc) e Bianchi (Pdci) questa mattina e che Prodi ha accettato subito, organizzando a Palazzo Chigi un pranzo di lavoro cui hanno partecipato anche il ministro del Lavoro Cesare Damiano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta.

"Modifiche, c'è ancora troppa legge Biagi". "Nell'incontro - ha detto Pecoraro - abbiamo chiesto che ci sia maggiore attenzione al settore del precariato e che la competitività non sia solo costo del lavoro, ma anche innovazione e di pensare molto ai giovani".

"Abbiamo detto con chiarezza - ha proseguito ancora - come Verdi che mentre sulle pensioni c'erano elementi di compromesso avanzato sul precariato c'è ancora troppo della legge Biagi, bisogna dare dei segnali seri che davvero si va verso tempo indeterminato". Lo stesso vale per la competitività e l'innovazione temi sui quali "serve una scossa".

"Ci aspettiamo che si apra una discussione - ha commentato il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero - e che in futuro ci sia un coinvolgimento reale. E nel merito che ci sia la disponibilità a dialogare su modifiche all'accordo". E su questo punto, ha aggiunto, "non ci è stato detto un no".

Della stessa opinione anche Fabio Mussi, secondo il quale in fase parlamentare si potranno introdurre delle modifiche al testo. Il ministro dell'Università e Ricerca apprezza l'apertura al dialogo del presidente del Consiglio e dice: "quella che viene rappresentata come sinistra è una parte importante della coalizione che sostiene il governo, che è fedele al centrosinistra e che ovviamente deve poter dire la sua sulle decisioni che di volta in volta verranno assunte".

Nessuna polemica da Palazzo Chigi: "L'incontro? Bene, bene" risponde Prodi ai giornalisti al termine del pranzo. "Molto utile e non ci sono problemi specifici", gli fa eco il ministro del Lavoro Damiano.

La lettera di Prodi? Non soddisfacente. Ma a Ferrero
la lettera che Prodi ha inviato al segretario della Cgil Guglielmo Epifani invitandolo a firmare per intero il protocollo sul welfare e a riprendere la concertazione non è piaciuta. "Il punto politico - ha detto questa mattina - è che c'è il dissenso della Cgil su una parte di quell'accordo. E inoltre c'è un terzo della maggioranza che sostiene che quell'accordo va modificato. In autunno si dovrà arrivare ad un'intesa in Parlamento", sostiene il ministro per la solidarietà sociale.

"La nostra richiesta - ha proseguito Ferrero - non mi sembra esagerata. Anzi, è il minimo. Di pensioni abbiamo discusso ampiamente e non vedo perché non dovremmo discutere di welfare e mercato del lavoro. Il Cdm deve discuterne, questa è una questione di metodo. Si apre dunque una discussione - ha concluso Ferrero - ed io chiedo che in Parlamento si modifichi quell'accordo".

Anche alla Cgil la lettera non ha fatto l'effetto sperato: ambienti vicini alla segreteria generale di Corso Italia fanno sapere che viene giudicata "non soddisfacente", mentre, dal canto suo, Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, la ritiene "molto appropriata e soddisfacente" e ha aggiunto di condividerne i contenuti.

Intanto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta ha fatto sapere che la prossima settimana il ministro Damiano relazionerà al Consiglio dei Ministri sullo stato delle firme del protocollo sul welfare. La relazione si terrà venerdì 3 agosto. "Il consiglio dei ministri di oggi - ha detto ancora Letta - non ha affrontato l'argomento".

 
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