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Post N° 818

Post n°818 pubblicato il 28 Luglio 2007 da cgil3palermo
 

Welfare, Ferrero a Prodi: «Devi ascoltare anche noi»

«Non ci è stato detto di no». «Ci è stato detto va bene», e ancora, «venerdì abbiamo posto un problema politico e quindi si apre la discussione». Lo afferma il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con Prodi e Damiano sul welfare.

Ferrero aggiunge: «Noi siamo critici su scalone, mercato del lavoro e competitività. A settembre ed ottobre misureremo come questo percorso si tradurrà in legge».

Sul dato politico Ferrero è duro: «Non è possibile che un terzo della coalizione non conti quando ci sono da definire gli orientamenti strategici. Si possono fare delle modifiche al protocollo nella direzione di quanto scritto nel programma dell'Unione.

«Questa è l'unica coalizione possibile per governare oggi questo paese. Ma, per governare, questa coalizione deve rispettare tutte le sue parti e soprattutto deve rispettare i giovani, i pensionati ed i lavoratori che l'hanno votata. L'opposizione dice il falso quando sostiene che comandano i "comunisti". Oggi la Cgil è critica, la Confindustria contenta. Chi ha vinto?».

Vogliono far fuori la sinistra dell'Unione? «Se qualcuno ha in mente questo disegno - risponde Ferrero - ha in testa cose che non possono realizzare».

 
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Commenti al Post:
cgil3palermo
cgil3palermo il 28/07/07 alle 01:42 via WEB
Sarà il Consiglio dei ministri della prossima settimana la sede in cui si discuterà del protocollo per il Welfare. Ma Alfonso Pecoraro Scanio, Paolo Ferrero, Alessandro Bianchi e Fabio Mussi, che nei giorni scorsi avevano inviato una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi, in cui lamentavano una scarsa collegialità nella stesura del Dpef, saranno ricevuti a Palazzo Chigi già nelle prossime ore. Va al sodo il ministro dell'Università Fabio Mussi: "Vediamo che cosa ora si può modificare di quell'accordo". Mussi in particolare ha chiesto che nel prossimo Consiglio dei ministri il ministro del Lavoro Cesare Damiano riferisca sul protocollo sul welfare. "Anche perche' la parte sulle pensioni e' stata discussa in Consiglio, ma le altre due no". L'obiettivo è capire cosa si possa modificare per non mandare il protocollo in Finanziaria, con il rischio che si trasformi in un maxiemendamento su cui si voti la fiducia. Per evitarlo, dice Mussi, "vediamo cosa si può modificare ora". "In campagna elettorale Epifani apprezzava il programma dell'Unione e Confindustria lo criticava - ha detto Ferrero - Dopo l'accordo sul welfare la Confindustria plaude e la Cgil dice che non va bene. E' successo qualcosa, è cambiata l'azione di governo. Noi chiediamo di rimettere la barra al centro e di riprendere dal programma elettorale". Sul versante sindacale, alle forti critiche e resistenze della Cgil risponde il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: "La Cgil non può che approvare il documento, in quanto rispetto all'accordo siglato nel documento unitario di Cgil, Cisl e Uil, tutto è al suo posto".
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