I fiori di castagno si tengono diritti come ceri degli altari.I fiori del lillà sembrano erompere in tutte le direzioni dal tronco e dai rami,dando a tutto l'arbusto l'aspetto di un lussureggiante bouquet.I fiori del citiso si inchinano penduli comedorati ghiaccioli estivi nell'aria di un pallido azzurro .I fiori del biancospino si spandono lungo i rami come fragili stratidi neve bianca e rosea.Non è possibile che una varietà così infinita sia necessaria all'economia della Natura.Dev' essere, per forza, la manifestazione di uno spirito universale, inventivo,ottimista e giocando all'estremo,incapace di trattenere i suoi scherzosi torrenti di felicità.E davvero, davvero: Dormire, non sum dignus:"Signore, non ne sono degno"".