Parliamone!?!

Sul dedicarsi a se


 
 Tutti sentiamo, chi prima chi dopo, la voglia di fuggire dalla realtà che ci circonda. La maggior parte delle volte i motivi sono di carattere negativo: una delusione, una discussione finita male, il pensiero di non farcela, un rapporto che non decolla.A quel punto la cosa migliore da fare è staccare. Staccare la spina, andare a cercare quello che di noi ci è sfuggito, quello che non abbiamo saputo controllare.Perché succede!In questi casi la solitudine diventa una necessità più che un rifugio. Diventa uno stato di bisogno per la nostra mente, per i nostri sentimenti e per la nostra anima. Dedicarsi a se diventa imperativo categorico. Andare a cercare le nostre radici relativizza quello che ci succede, ristabilisce la giusta prospettiva, rimette in ordine le priorità della nostra vita.E se non siamo noi stessi a ritrovarci nessuno lo farà per noi. Il percorso è accidentato, non c'è un punto di arrivo e nemmeno un punto di partenza, è il viaggio in se che va condotto con tutta l'attenzione possibile, per non cadere preda dei venditori di illusioni. Allora ancora una volta la solitudine, il bisogno di parlare a se stessi e con se stessi assume una connotazione positiva, catartica, capace di risvegliarci e di portarci alla consapevolezza che le redini della nostra vita le abbiamo noi nelle nostre mani. Noi e nessun altro!Fuggiamo per un giorno, per un anno, per tutta la vita se questo ci riporta un equilibrio perduto. Ma andiamo alla ricerca di noi stessi, l'avventura più intensa di cui possiamo farci dono.E non diamo ascolto a chi ci accusa di egoismo, i veri altruisti lo sono per primi con se stessi!Grazie Ecate LunarePaolo