Creato da Nemesi_i72 il 15/06/2011
Pensieri e parole tramutati in comunicazione
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Post n°33 pubblicato il 09 Luglio 2011 da Nemesi_i72
Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso Amo il suo sorriso
Grazie Emanuela.
Paolo |
Post n°32 pubblicato il 07 Luglio 2011 da Nemesi_i72
In molti, mi prendono in giro, perchè asserisco di riuscire ad inquadrare una persona in poco tempo, dopo averla attentamente osservata... Spesso, proprio da coloro che forse temono di più di essere "scoperti", vengo tacciata di presunzione, tanto che ormai, questa mia peculiarità, la conservo per me... Eppure esiste un modo molto semplice, per guardare in profondità l'animo di una persona... Basta guardare dentro i suoi occhi. Che non è osservare il colore dell'iride o il taglio, io parlo proprio di guardarci dentro... Con un poco di attenzione, con un poco di sensibilità, appaiono negli occhi cose che non sono descrivibili, assumono forme, diventano messaggi da captare, per chi ha abbastanza pazienza da rimanere in ascolto. Le emozioni sgorgano come acqua e vanno ad inondare gli occhi di chi sta di fronte, il passaggio è così impercettibile che un osservatore poco attento, potrebbe non rendersene conto, ma in realtà, sta avvenendo un vero e proprio miracolo. Perchè in quel momento, un'anima comunica ed un'altra la ascolta, anche in modo indiretto, percepisce quello che di più profondo, quella luce sta comunicando. Dolore, gioia, felicità, passione, desiderio, hanno tutte in comune la luce che cambia negli occhi. Così come rabbia, angoscia, paura e odio... La luce che mi spaventa di più? L'indifferenza, ovvio... Perchè è come osservare un infinito vuoto cosmico, gelido, senza nessuna speranza di bellezza...
Carla |
Post n°31 pubblicato il 06 Luglio 2011 da Nemesi_i72
Tutti sentiamo, chi prima chi dopo, la voglia di fuggire dalla realtà che ci circonda. La maggior parte delle volte i motivi sono di carattere negativo: una delusione, una discussione finita male, il pensiero di non farcela, un rapporto che non decolla. A quel punto la cosa migliore da fare è staccare. Staccare la spina, andare a cercare quello che di noi ci è sfuggito, quello che non abbiamo saputo controllare. Perché succede! In questi casi la solitudine diventa una necessità più che un rifugio. Diventa uno stato di bisogno per la nostra mente, per i nostri sentimenti e per la nostra anima. Dedicarsi a se diventa imperativo categorico. Andare a cercare le nostre radici relativizza quello che ci succede, ristabilisce la giusta prospettiva, rimette in ordine le priorità della nostra vita. E se non siamo noi stessi a ritrovarci nessuno lo farà per noi. Il percorso è accidentato, non c'è un punto di arrivo e nemmeno un punto di partenza, è il viaggio in se che va condotto con tutta l'attenzione possibile, per non cadere preda dei venditori di illusioni. Allora ancora una volta la solitudine, il bisogno di parlare a se stessi e con se stessi assume una connotazione positiva, catartica, capace di risvegliarci e di portarci alla consapevolezza che le redini della nostra vita le abbiamo noi nelle nostre mani. Noi e nessun altro! Fuggiamo per un giorno, per un anno, per tutta la vita se questo ci riporta un equilibrio perduto. Ma andiamo alla ricerca di noi stessi, l'avventura più intensa di cui possiamo farci dono. E non diamo ascolto a chi ci accusa di egoismo, i veri altruisti lo sono per primi con se stessi! Grazie Ecate Lunare Paolo
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Post n°30 pubblicato il 04 Luglio 2011 da Nemesi_i72
Se lo vedo sdraiato ar sole me fa' tenerezza
Per quello che tutti i giorni soffrono
A me m'è bastato poco pe' fammelo amico
Quarcuno c'ha lo sguardo sommesso
Ma tutti so' pronti a morì pe' protegge il tuo pezzo de pane
Paolo
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Post n°29 pubblicato il 03 Luglio 2011 da Nemesi_i72
Se ti lasci imporre un punto di vista che non è il tuo soffri e causi sofferenza! Se non stai attento a quello che fai, soffri e causi sofferenza! Se non trovi la tua strada soffri e causi sofferenza! Se non sei libero soffri e causi sofferenza! Sarebbero da evitare queste situazioni ma se ti ci ritrovi allora soffri! Non cercare scuse, non cercare di contenere e limitare un'emozione così! Perché se ti accontenti di una sofferenza blanda, repressa, non vissuta completamente è come se ogni volta la rimandassi, premessa questa a trascinartela dietro sopita e pronta a tornarti a trovare, e a fare danni maggiori! E per essere una persona migliore devi capire! E per capire devi scottarti! E per scottarti il meno possibile devi capire! E la sofferenza è un passaggio obbligato, per tutti!
Paolo
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il 10/07/2011 alle 00:05
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il 07/07/2011 alle 14:26
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il 07/07/2011 alle 11:34
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il 07/07/2011 alle 07:12
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il 07/07/2011 alle 07:08