A cinque anni dal grave terremoto che sconvolse e distrusse l'Aquila molte persone sono ancora in attesa di tornare ad una pseudo-normalità e denunciano l'abbandono e la totale indifferenza da parte delle istituzioni, che si sono limitate a nascondere le macerie e a finanziare la ricostruzione di pochissimi edifici, 5 lunghissimi anni ed è come se il tempo non fosse trascorso.Il fotografo Paolo Porto, per celebrare il ricordo di quegli attimi, di quel drammatico evento, ha lanciato il progetto Pressoché Ignuda, per rendere meglio l'idea dello stato attuale in cui si trova la sua città, nei suoi scatti ha utilizzato il connubio: Donne senza veli e macerie di edifici del centro storico, con l'obiettivo di attrarre nuovamente l'attenzione di tutti sull'AquilaIboralli
TERREMOTO L'AQUILA 5 ANNI DOPO
A cinque anni dal grave terremoto che sconvolse e distrusse l'Aquila molte persone sono ancora in attesa di tornare ad una pseudo-normalità e denunciano l'abbandono e la totale indifferenza da parte delle istituzioni, che si sono limitate a nascondere le macerie e a finanziare la ricostruzione di pochissimi edifici, 5 lunghissimi anni ed è come se il tempo non fosse trascorso.Il fotografo Paolo Porto, per celebrare il ricordo di quegli attimi, di quel drammatico evento, ha lanciato il progetto Pressoché Ignuda, per rendere meglio l'idea dello stato attuale in cui si trova la sua città, nei suoi scatti ha utilizzato il connubio: Donne senza veli e macerie di edifici del centro storico, con l'obiettivo di attrarre nuovamente l'attenzione di tutti sull'AquilaIboralli