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ANNA


Lei era così. Era la prima persona che incontravi in quei giorni davanti a quella porta che separava la tua vita prima e quella dopo, quella che ti spiegava le nuove regole, che ti stava vicino quando il tuo cuore rischiava di scoppiare. Era Lei che guardavi quando i monitor impazzivano e il fiato ti mancava. Era Lei che si era presa un po' il ruolo di mamma di tante mamme spaventate. Eppure anche Lei aveva il suo dolore, enorme quanto un macigno, più grosso ancora del nostro ma ti sorrideva sempre...ed era sempre lì, giorno dopo giorno, anche quando i giorni erano diventate settimane, le settimane mesi e i mesi avevano superato l'anno. Lei non mancava mai di dare una carezza a quel figlio che sapeva non sarebbe rimasto con Lei a lungo. Non piangeva, gioiva di ogni piccolo progresso dei nostri che presto avrebbero lasciato quel luogo asettico, colorato di verde e di lacrime, spesso trattenute, qualcuna di felicità, altre di dolore. Era così.Il destino non è stato buono con Lei che era così buona con il mondo. Il dolore a lungo celato probabilmente ha aiutato il mostro che l'ha divorata, lentamente e inesorabilmente. Era così! Il verbo al passato fa male in questa giornata fredda di primavera. Avrà sempre un posto nel cuore...così sarà!