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22.50/ 8.01 .....una notte a frugare nelle mie tasche
 

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Messaggi di Giugno 2019

"Voglio un'estate stupida"

Post n°773 pubblicato il 17 Giugno 2019 da fortu4tu
 

La canzone dell'estate 2019 che vi propongo è ironica e nostalgica, una summer hit 2019 uscita direttamente dagli anni 80!! quindi non uno dei soliti tormentoni musicali 2019  , musica del momento giugno luglio agosto
"Voglio un'estate stupida" di Fortunato Cacco (4tu) dal cd "4tu - Ieri vol 2"

Testo : "Stupida stupida voglio un’estate stupida stupida zero aforismi comica comica fuori moda fuori da ogni età che sa di spuma e notti fuori dal bar di sigarette spente e chi lo sa
Voglio un’estate stupida stupida di chioschi e di musica libera una maglietta e ballo ballo finché mi va di corse sulla spiaggia a volontà di tramonti e tante bollicine e sale un canto che non avrà mai fine..
Come una stupida canzone sul mare di quelle che ti fanno fischiare di quelle che ti fan vergognare di quelle che ti fan fare l’amore
Stupida stupida voglio un’estate stupida stupida come l’estate della maturità con gli snap a palla altro che snapchat con i tastieroni e i nostri lalala con gli zainetti pieni di verità
Magica magica dove l’impossibile è la normalità dove esiste solo una regola vivi sempre per la tua felicità alza il volume apri il finestrino caro il mio mondo senti che bel casino!"

 
 
 

"Màjo e zùgno a Pianiga" (poesia racconto in dialetto veneto)

Post n°772 pubblicato il 11 Giugno 2019 da fortu4tu
 

Un racconto / poesia in dialetto veneto parlato da mio padre  che descrive come si viveva a Pianiga (il paese dove vivo) un bel po' di anni fà durante i mesi di maggio e giugno...mia madre e mio padre hanno raccolto i ricordi del Signor Giancarlo Coppetta  e li hanno divisi a seconda dei mesi descritti...oggi tocca a Marzo ed aprile...Per la prima parte (Gennaio e febbraio) e per la seconda (marzo aprile ) andate qui : https://youtu.be/R977IUuDO4c
La voce narrante è di Fiammello Cacco, la musica di sottofondo è mio (Fortunato Cacco ..4tu)
Il brano è contenuto nel cd "4tu - i monologhi vol 27"


Testo : Il mese di maggio in chiesa si faceva “ il fioretto “, cioè si diceva ogni sera il rosario.
Ai bambini, se restavano buoni, se pregavano bene e non creavano occasioni per ridere, il sacerdote metteva loro, ogni sera, un timbro su una cartina e dava loro in premio una gita. Era molto interessante quella gita  per chi di loro non erano mai stati in colonia o non avevano mai visto una montagna. Era proprio una “ cuccagna.”
In corriera tutti stavano col naso attaccato al finestrino e con gli occhi in su, per guardare e si dimenticavano persino di litigare.
Si usava “ portare maggio “ alle ragazze. I ragazzi, quando arrivava la sera, portavano “ sul ponte “ delle future fidanzate vasi con più fiori possibili.  Non mancava mai una bella rosa. Dalle case vicine, prendevano i fiori ma, la mattina seguente, le donne passando davanti ai fiori dicevano : “ Quel vaso è mio.” E così se lo prendevano e a casa lo portavano.
Mese di Giugno
La gente aveva e ha sempre necessità i pregare il Signore con riti, processioni ed orazioni. Le donne, quando mancavano soldi, salute e cibo, nostro Signore correvano a pregare. E più il necessario mancava e più il Signore si pregava, perché Lui era giudice, ma anche Padre e alle disgrazie del mondo cercava di portare rimedio.
Tanta gente andava alla processione del Corpus Domini. Davanti c’erano uomini e bambini. Le donne, ( come sempre poste dietro ) cantavano forte ( non sempre bene intonate ) e pregavano il buon Dio, perché tenesse buoni gli uomini, sani i fanciulli, che erano più importanti dei soldi. In mezzo, c’era il cerimoniere a dirigere la  processione; i suoi occhi guardavano in ogni parte ed angolo e con le mani dava le segnalazioni. Diceva : “ Piano, uomini, perché perdiamo le donne, che sono rimaste indietro. Mi avete compreso ? “ E poi alle donne diceva : “ Camminate più forte, perché perdiamo il prete e restiamo indietro. Santa Madre di Dio! “
Il baldacchino, con sotto il prete e i chierichetti, ondeggiava; le bandiere e le bandierine sventolavano. I “ Capati “, ogni tanto, la divisa si sistemavano.
Questa processione era un rito, dava una particolare visione; per tutti era una grande emozione e benedizione. Era bella, perfino, per i bambini, che di nascosto si pizzicavano e per i giovani, che guardavano le giovani vestite a festa.
I chierichetti, in mezzo all’erba, prendevano il “ pipesone “, con il quale strombettavano ad ogni invocazione.
Antonio Baldan, che aiutava il prete, li osservava e loro brontolava ; ma essi, si sa come sono i bambini, ridevano.
Antonio era, anche, il barbiere e per il bambino e anche per la bambina faceva il taglio “ alla scuea “. Metteva sopra la loro testa la “ scuea “ e subito diventava facile il taglio dei capelli in occasione di qualche festa.
A giugno tutti attendevano la “ Sagra dei bisi “, con le giostre, giostrine e con il famoso mercato, conosciuto in tutti i paesi vicini. Coloro, che vendevano i piselli di loro produzione li tenevano in alcune povere casse, perché in quel tempo non tutto era rose e fiori. Ogni sera, i contadini portavano i piselli freschi e “ Poldo “ il campanaro era sempre pronto con la “ stadera “ a fare il contratto.
In prossimità dell’incrocio di via Montello con via Dei Cavinelli, si cominciava a contrattare e a brontolare : “ Il prezzo è troppo alto, è troppo basso. Alzalo un po’, abbassalo un po’. Mi servono questi quattro soldi, perché ho tanti bambini.”
Dopo che era stato fatto il contratto, si andava a bere un bicchiere di vino buono in osteria da Barison. Se si avanzavano soldi, si comperava un pezzo di stoffa, per fare “ traverse e traversoni “ per i bambini.
Non solo piselli, ma anche qualcos’altro si vendeva. Fare il calzolaio era un’arte, come quella del sarte. Il signor Placido vendeva “ carioche” ( sandali ) per i bambini e zoccoli per le donne e gli uomini. Poco vendeva, perché con le “ broche “ sotto le suole, i sandali una vita duravano.
All’angolo della chiesa, c’era il mercato delle donne : si vendevano pulcini, anatre e tacchini. Quattro soldi prendevano, se erano fortunate e se gli uomini glieli lasciavano. Per pochi sodi , quanto lavoro ! Non c’era nemmeno il tempo per respirare o fiato per litigare.

 
 
 

hit estate 2019, "Unduetre" 4tu

Post n°771 pubblicato il 03 Giugno 2019 da fortu4tu
 

Una canzone diversa dalle solite canzoni dell'estate 2019, dai soliti tormentoni musicali summer 2019 e dalla musica del momento giugno luglio agosto 2019, insomma questa è la mia canzone rock per questa estate!!!
"Unduetre" di Fortunato Cacco (4tu) dal cd "4tu - Ieri vol 2"


Testo : "Dammi ti prego una valigia da festa dammi ancora la voglia che mi spacchi la testa che fa..
Cavalli giraffe vieni presto dottore e porta la medicina quella che fa stare bene e da fuoco a volontà
Dieci cento mille treni a vapore sto mangiando dei funghi gialli in eurovisione
Tommy il campione ha di nuovo un gettone lucy vende i diamanti ma non sa più tornare...
Case giganti per trentenni tremanti fiocco rosa e i vicini sono tutti contenti eh già..confetti a volontà!
Muse in scadenza con crisi di coscienza chiedo venia ma passo unduetre penitenza si sa l'amore viene e va..."

 
 
 

CD : ad est dei miei sogni

 

LIBRO: Una notte a frugare nelle mie tasche

 
 
 

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