500 Lifestyle

Il debutto ai vertici (Davide Bracco)


4 gennaio 1956 gran riunione con i vertici per la presentazione.A questa riunione partecipa per la prima volta anche un giovanotto elegante, non accigliato, anzi sorridente. Ha l'aria di uno che al mondo sa anche divertirsi e che il mondo lo conosce.  Sarà anche casuale ma la presenza di Giovanni Agnelli al battesimo della "500" è paradigmatica.Dopo l'era pioneristica d'impronta militaresca del senatore Agnelli in un'Italia agricola; dopo la prima età industriale, dura, faticosa e un poco autoritaria, di Valletta con i grandi flussi migratori che ancora oggi segnano il nostro paese, si voltava pagina in Fiat e nella nazione.Cominciava ad esserci posto anche per le cose piacevoli. In questa riunione venne dato il via ufficiale alla produzione. Cominciarono i lavori per la creazione degli impianti, ma non si interrompeva, come mai si interrompe il processo di affinamento di un prodotto. Ancora qualche discussione, qualche ripensamento più che altro per confermare le decisioni prese ed acquietare le ansie per scelte tecniche e commerciali che, dato l'alto numero di unità previste, avrebbe portato un impatto fondamentale alla Fiat ed agli Italiani che, nel bene e nel male, sono legati alle vicende di questa azienda torinese. Mentre nel chiuso degli uffici e delle officine Fiat si lavorava, anche "fuori" la vita era cambiata.Insieme alla motorizzazione era avvenuto un altro fatto epocale, il più importante fino all'odierna rivoluzione informatica. Un fatto che ancora oggi dura e si amplia.Nel 1955 era stata inaugurata la Televisione. E in quella caldissima serata del 4 luglio 1957 anche le telecamere mastodontiche della RAI furono presenti al lancio, organizzato in grande stile della nuova macchina battezzata "Nuova Cinquecento". Il pubblico poi, fregandosi degli esperti di marketing (anche se allora il settore non si chiamava ancora così), la conobbe e l'appellò semplicemente "Cinquecento", che diventò tra i ragazzi anche "Cinquepiotte" o "Cinquino", ma anche "la mia spider".La Cinquecento non ebbe successo immediato ed il suo decollo fu più lento di quello vissuto dalla sorella "600" ma poi fu inarrestabile e molto più duraturo nel tempo. Con il senno di poi questo è inutile perché è connaturato con lo spirito della macchina.Se la "600" era un panino dato a degli affamati, lei, la "500" era un dolcetto. Fu lanciata come utilitaria, ma il suo punto di forza non era l'utilità, ma il piacere. Piacere della forma, piacere alla guida, piacere di spostarsi.(clicca sul titolo del blog per visualizzare tutti gli articoli)