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Cronaca di un taxista italiano a Barcelona (e non solo!)
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« accadde a Barcellona, 1886Las Ramblas (sec XV) »

I ladroni di Barcellona (manguis) - prima parte

Post n°34 pubblicato il 30 Agosto 2012 da rewide
 

Non c'e turista a Barcellona senza una mappa della cittá con i monumenti da visitare, come la Sagrada Familia, la Pedrera o altro ancora. Mappe che si comprano dappertutto o che si portano dal loro paese, mappe che ti regalano le agenzie viaggi quando compri la vacanza.

Ma non c'é turista che dia un'occhiata alla mappa dei ladroni (o manguis come vengono chiamati dai Mossos d'Esquadra), che proprio la polizia autonomica di  Catalunia ha elaborato nel corso degli anni, frutto di molta esperiena e migliaia di denunce con altrettanti turisti in lacrime che a metá della loro vacanza non avevano piú soldi, né carta di credito. 

Io né ho raccolti alcuni, proprio sulla Rambla, smarriti, sotto chock, vagabondi come zombie che non sapevano da che parte andare. In particolare ricordo una coppia di persone dell'Abruzzo. Erano sedute sul ciglio del marciapiede, e guardavano fissi davanti a loro. Passo con il taxi, rallento e chiedo e se hanno bisogno del taxi, ma loro non rispondono, guardano sempre davanti a loro. Non sono giovani, hanno superato i sessanta, farfugliano qualche cosa, sto per andarmene, quando sento chiaramente quello che dicono: non abbiamo piú niente...allora mi fermo, chiedo di ripetere perché credo siano italiani, e infatti lo sono. La donna mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, ha il fiato corto, stringe la mano del compagno, chiedo: italiani? avete bisogno di qualche cosa? ci hanno portato via tutto! risponde. Allora scendo dal taxi, mentre dietro me si é formata una piccola coda di colleghi, capisco subito cosa é successo, cerco di confortarli come posso, li invito a salire sul taxi, ma non abbiamo soldi, mi dice lui, non importa, salite, vi porto via di qua, avete visto qualche cosa? erano tre mi dice, una donna con una lunga gonna rossa, cosa vi hanno rubato? tutto, il portafoglio con i documenti e le carte di credito...avete qualche cosa in albergo? no niente...non sappiamo come fare...avete parenti in Italia? una sorella...li accompagno ai Mossos di Plaça Catalunya, dove mi presto come interprete, li aiuto nella denuncia e poi me ne vado. Ah: la corsa non l'hanno pagata, e gli ho dato 20 euro, almeno con quelli potranno tornare all'albergo e chiamare la sorella.

Subito una considerazione: Barcellona é una cittá a misura d'uomo, e il fatto che sia piena di ladroni fa parte del gioco, qualunque cittá ha i suoi ladroni, solo che a Barcellona sono un poco piú organizzati e fanno notizia, ma la cittá condale rimane sempre una cittá splendida dove potersi divertire e passare una splendida vacanza.

Seconda considerazione: a Barcellona puoi comprare tutto, anche una prostituta, pagando con la carta di credito. Se andate in giro per shopping o passeggio, non serve a niente portarvi dietro decinde di carte di credito per fare i bauscia e migliaia di euro, perché poi un manguis vi castiga e poi piangete.

Andate in giro con una sola carta di credito in una tasca, e nell'altra poche decine di euro. Della carta di credito fate una fotocopia e tenete sempre a portata di mano il numero di telefono internazionale per bloccare la carta.

Se avete al collo la macchina fotografica, toglietevela e portatela in mano. Se dove telefonare con il cellulare da diecimila dollari, non fatelo troppo all'aria aperta, cercate di farlo in un angolo un poco appartato.

Foto quante volete, ma non credete a chi vi dice: vuole che le faccia una foto? dovete rispondere con molta educazione e garbo: no grazie.

Fate come me: nonostante vivo a Barcellona da tempo, anch'io nel mio tempo libero faccio il ghiri e vado a passeggio per la Rambla alla caccia di qualche foto. In una tasca mi porto pochi euro, nell'altra un portafoglio vuoto, con un foglio dove scritto in castigliano e catalano recita: cretino, sono italiano, e la prossima volta che vuoi rubare, sii intelligente, ruba a chi soldi ne ha. Cretino!

fine prima parte

 
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