TAXI A ROMA

TAXI A ROMA - TASSISTI ASSOLTI DA OGNI DISCRIMINAZIONE


 SENTENZA DOPO SENTENZA I TASSISTI ASSOLTI PER NON AVER COMMESSO IL FATTONESSUNA VIOLAZIONE AL DIRITTO COMUNITARIO NE' COSTITUZIONALE 
   Roma, 26 GEN 2014 «Comunichiamo con soddisfazione che per la seconda volta, nel giro di sei mesi, il Consiglio di Stato ha confermato la vigenza dell'articolo 29, comma 1-quater, del Decreto Milleproroghe 2008» È quanto dichiarano in una nota le strutture Ugl-taxi, Federtaxi Cisal, Uil Trasporti, Fit-Cisl, Ati-taxi, Usb-taxi, Anar, Anaf, Associazione Tutela Legale taxi. «Con sentenza del 22 gennaio scorso, infatti, il più alto giudice amministrativo ha respinto il ricorso presentato da una serie di NCC di fuori Roma e dalla Federnoleggio che si erano visti negare il rinnovo delle proprie autorizzazioni NCC dal Comune abruzzese di Sant'Eufemia a Maiella per mancato rispetto dell'obbligo di rimessa nel territorio comunale e partenza e ritorno alla stessa - si legge nel comunicato - Per respingere il ricorso, il Consiglio di Stato ha escluso ogni violazione del diritto comunitario e del diritto della concorrenza da parte della nostra legge quadro taxi/ncc (n. 21/92), uniformandosi così alle note sentenze della Corte di Giustizia del febbraio 2014. I giudici hanno, infine, escluso la rilevanza di qualsiasi questione di violazione del diritto costituzionale, sempre da parte della legge quadro. Anche il Consiglio di Stato è, dunque, giunto alle conclusioni - continua la nota - per cui noi stiamo lottando da anni in tutti i tribunali e le corti italiane ed europee: l'articolo 29, comma 1-quater, è in vigore; l'articolo 29, comma 1-quater, non è in contrasto né con il diritto comunitario, né con la nostra Costituzione. Riteniamo che questo sentenza rappresenti un grande passo in avanti nella direzione della legalità e nella lotta alla piaga dell'abusivismo che affligge il nostro settore. Deve dunque essere chiaro a tutti che: Le norme esistono, i giudici le stanno applicando, le amministrazioni e il Governo non possono non prenderne atto e tutti coloro che non le rispettano devono essere consapevoli che saranno sanzionati a termini di legge. Dura lex sed lex». FONTE OMNIROMA