dom bairo l'uvamaro.

Nr. 36


Botta e risposta... questo si che è un grande Prete..questa lettera mi è giunta via mail... nella mia posta privata.Una lettera di un prete giusto!Mando la “lettera pastorale” della sen. Ada Spadoni (PDL) e la relativarisposta, dovuta ,considerato il fatto che la senatrice si è rivolta atutti i preti dell’Umbria in quanto pastori e sollevando strumentalmentesolo alcuni dei temi etici che sono oggetto della riflessione cristiana conla chiara richiesta di un sostegno politico dei preti stessi e dellecomunità cristiane.don Gianfranco Formenton  LA LETTERA DELLA SENATRICE  Perugia, 8 febbraio 2013 Gentile Parroco, mi sono decisa a scrivere questa lettera ai pastori del popolo cristianodell’Umbria perché, dopo cinque anni trascorsi in Senato, so con certezzache nei primi mesi della prossima legislatura dovranno essere affrontati inParlamento parecchi argomenti che riguardano temi etici importanti edelicatissimi. Mi riferisco, tra le altre, alle disposizioni sul “finevita” (chi non ricorda il caso Englaro), alla legge sul matrimonio per lecoppie omosessuali, all’adozione di bambini nelle stesse coppieomosessuali, alle problematiche sull’uso degli embrioni, all’aperturaall’aborto eugenetico (che, di fatto, si va già diffondendo). In Parlamento, lo scorso anno, ho costituito, assieme ad altri colleghi,l’Associazione parlamentare per la Vita. Una Associazione che è stata unbaluardo contro ogni attacco volto a modificare in senso negativo la nostralegislazione. Malgrado ciò recenti orientamenti dei giudici hanno intaccatolo stesso dettato costituzionale in tema di famiglia, di adozioni e di finevita. Immagino che sulla politica economica del mio partito non tutto possaessere pienamente condivisibile e che, magari, alcuni preferiscanosoluzioni diverse da quelle che abbiamo proposto o che abbiamo in programmadi fare. Sui temi etici però, a differenza di altri partiti, il PdL è statosempre unito e coerente, perché composto da molti cattolici e da altri chesi definiscono ‘laici adulti’, la cui formazione culturale e politica è inogni caso improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili. Se dipolitica economica si può discutere – ma io ho sempre lottato per orientareal bene comune l’azione dello Stato – su queste tematiche non ci saràpossibilità di mediazione. Mediare significherebbe comunque accettare che,prima o poi, si compia un’escalation che ha come traguardo la modificazionedei valori di fondo della nostra società, da ultima, per usare la denunciadei vescovi spagnoli, ‘la separazione della sessualità dalla persona: nonpiù maschio e femmina, ma il sesso sarebbe un dato anatomico senzarilevanza antropologica.’ È necessario che nel futuro Parlamento ci sia un numero di personesufficienti a non far passare leggi contro la famiglia, l’uomo e la suavita. Io mi sono impegnata e mi impegnerò in questo senso. Per questochiedo anche il Suo sostegno e ringrazio per tutto quello che riterrà difare. Devotamente saluto, Ada Urbani candidata PdL al senato    LA RISPOSTA DI DON GIANFRANCO FORMENTON Spoleto 12 febbraio 2013 Gentile Senatrice, ho ricevuto la sua lettera “ai pastori del popolo cristiano dell’Umbria” eho deciso di risponderle in quanto “pastore” di una parte di questo popoloal quale recentemente il Card. Bagnasco ha raccomandato, dopo alcuneeclatanti ed astrali promesse elettorali, di non farsi “abbindolare”. Vedo che nella sua lettera lei parla in gran parte dei cosiddetti “temietici” che lei riferisce unicamente ai luoghi comuni che tutti i politiciin cerca di voti e consensi toccano quando si rivolgono ai cattolici: ilfine vita, le unioni omosessuali, gli embrioni, l’aborto… La ringrazio anche per la citazione dei vescovi spagnoli e per il suoimpegno per la formazione culturale e politica improntata al rispetto ditutti i valori non negoziabili. Ma rivolgendosi ai “pastori del popolo cristiano” lei dovrebbe ricordareche tra i valori non negoziabili nella vita, nella vita cristiana esoprattutto in politica entrano tutta una serie di comportamenti di vita,di etica pubblica e di testimonianza sui quali non mi sembra che il partitodi cui lei fa parte né gli alleati che si è scelto siano pienamenteconsapevoli. Sarebbe bello stendere un velo pietoso su tutto ciò che riguarda il capodel suo partito sul quale non credo ci siano parole sufficienti perstigmatizzarne i comportamenti, le esternazioni, le attitudini pruriginose,le cafonerie, le volgarità verbali che costituiscono tutto il panorama didisvalori che tutti i pastori del popolo cristiano cercano di indicare comeimmorali agli adulti cristiani e dai quali cercano di preservare le nuovegenerazioni. Sarebbe bello ma i pastori non possono farlo perché lo spettacoloindecoroso del suo capo è stato anche una vera e propria “modificazione deivalori di fondo della nostra società” (come lei dice) operata anche grazieallo strapotere mediatico che ha realizzato una vera e propria rivoluzione(questa sì che gli è riuscita) secondo la quale oramai il relativismomorale, tanto condannato dalla Chiesa, è diventato realtà. Concordo conlei, su questo “mediare significherebbe accettare”. Un’idea di vita irreale ha devastato le coscienze e i comportamenti deinostri giovani che hanno smesso di sognare sogni nobili e si sono adagiatisugli sculettamenti delle veline, sui discorsi vacui nei pomeriggitelevisivi, sui giochi idioti del fine pomeriggio e su una visione rampantee  furbesca della politica fatta di igieniste dentali, di figli di bossnordisti, e pregiudicati che dobbiamo chiamare onorevoli. Oltre a questo lei siederà nel Senato della Repubblica insieme a tutta unaserie di personaggi che coltivano ideologie razziste, populiste, fascisteche sono assolutamente anti cristiane, anti evangeliche, anti umane. Miconsenta di dirle francamente che il Vangelo che i pastori annunciano alpopolo cristiano non ha nulla a che vedere con ideologie che contrappongonogli uomini in base alle razze, alle etnie, alle latitudini, ai soldi… e, micreda, mentre nel Vangelo non c’è una sola parola sulle unioni omosessuali,sul fine vita e sull’aborto… sulle discriminazioni, sul rifiuto dellaviolenza e su una visione degli altri come fratelli e non come nemici cisono monumenti innalzati alla tolleranza, alla non violenza,all’accoglienza dello straniero, al rifiuto delle logiche della furbizia edel potere. Mi dispiace, gentile senatrice, ma non riterrò di fare qualcosa né per lei,né per il suo partito, né per i vostri alleati, anzi. Se qualcosa faròanche in queste elezioni questo non sarà certo di suggerire alle pecorelledel mio gregge di votare per quelli che mi scrivono lettere esibendopresunte credenziali di cattolicità. Mi sforzerò, come raccomanda il cardinale, di mettere in guardia tutti e dinon farsi abbindolare da certi ex-leoni diventati candidi agnelli. Se leposso dare un consiglio, desista da questa vecchia pratica democristiana discrivere ai preti solo in campagna elettorale e consigli il suo capo diseguire l’esempio fulgido del Papa. Sarebbe una vera opera di misericordianei confronti di questo popolo. don Gianfranco Formenton
__,_._,___ credo non abbia bisogno di commenti...