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Scuola e ambiente, il progetto dell’ITAS di Perugia “Giordano Bruno”


“Dal Monte Tezio al Tevere” ovvero dal processo al prodotto. I sentieri dell’Itas ‘Giordano Bruno’ da fare in bici, a piedi o a cavallo sono stati presentati nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia di Perugia. Presenti gli studenti delle classi V A e V B del Liceo Biologico dell’Itas “G. Bruno” di Perugia (che li hanno realizzati in due anni con la collaborazione della Provincia di Perugia), l’assessore provinciale all’ambiente Sauro Cristofani, il dirigente scolastico dell’Itas Alberto Stella, Alessandra Gallo tutor del progetto e Gian Franco Bottaccioli della Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale. “Un lavoro – come ha commentato Cristofani – pregevole e attento, un vanto anche per la Provincia. Un lavoro per conoscere l’ambiente e, quindi, poterlo salvaguardare e promuovere. Il territorio scelto ha grandi ricchezze incontaminate ed è un patrimonio per tutti che va rispettato ed esaltato. Promozione, formazione ed educazione ambientale: azioni importantissime nel momento attuale in cui l’ambiente non è più realtà inesauribile. Questa è una delle occasioni in cui si è orgogliosi di amministrare la cosa pubblica”. Il lavoro è nato nel 2005 - ha illustrato Alberto Stella - come “recupero e salvaguardia dell’ambiente attraverso la cultura, l’ambiente e lo sport” del tratto di Tevere e del relativo paesaggio circostante, compreso tra il Monte Tezio e La Bruna. “Un lavoro – ha aggiunto Stella - che coinvolge studenti ed insegnanti, un lavoro che risponde ad esigenze reali della città e che, ponendosi come ricerca, si ridefinisce, nel suo corso, in modo nuovo”. “Un lavoro – è la sottolineatura di Bottaccioli – frutto di una scuola d’avanguardia che, dall’analisi dei territori, passa all’elaborazione dei testi”. Il lavoro è infatti stato realizzato con il metodo della ricerca applicata all’attività progettuale, stile di lavoro che identifica la scuola e i ragazzi dell’Itas. E’ stata realizzata una carta tematica in scala 1:20.000 secondo la simbologia internazionale di orienteering ( I.O.S.) relativa a due percorsi da fare a piedi, in bici o a cavallo. La zona dell’Umbria scelta è stata fotografata e documentata dal punto di vista storico, paesaggistico e naturale. Il contributo delle diverse discipline ha consentito l’analisi e l’interpretazione del territorio nella sua forma attuale, nelle fasi della sua evoluzione, oltre che di possibili ipotesi di sviluppo per il futuro. Il percorso compreso tra il tratto medio del fiume in direzione nord-sud, da Umbertide a La Bruna (località che segna il confine tra i comuni di Perugia e di Umbertide), è stato studiato dal punto di vista geo-morfologico, vegetazionale, chimico e microbiologico. Inoltre, ricerche condotte dagli alunni presso l’Archivio Storico di Perugia e presso quello Diocesano, hanno permesso di ricostruire le vicende storiche legate a Castiglione Ugolino e alla chiesetta della Beata Vergine del Carmelo situata nei pressi di La Bruna. I PercorsiUn primo percorso, di ca. 6 km, si snoda tra le pendici del Tezio e le sponde del Tevere, e copre un dislivello di 400 m. Cinque tappe che disegnano un anello attraverso i ruderi di antichi castelli medievali: da La Bruna al Pantano, ai ruderi della Chiesina della Beata Vergine del Carmelo, al castello di Valenzina, al podere “Sodo Pulito” (punto più alto e panoramico del percorso) da cui si osserva il castello di Antognolla. Poi si attraversa un bosco di lecci e querce dopo il quale si incontra l’antico borgo di Castiglion Ugolino, oggi di proprietà privata. Dal castello, la strada asfaltata riscende fino a La Bruna. Il secondo percorso è di ca. 24 km e da La Bruna procede per 3 km in direzione sud verso la fattoria di Bagnara da dove si segue la bellissima strada vicinale lungo il fiume che collega Pieve S. Quirico a Ponte Pattoli. Dal fiume, attraverso un sentiero in salita, si giunge ai ruderi del castello di S.Giuliano a 260 m sul livello del fiume. Da qui si può ammirare un indimenticabile panorama. Proseguendo il percorso si attraversa una sella e il paesaggio da un crinale all’altro offre al visitatore due diversi tipi di paesaggi vegetazionali . Scendendo, si raggiunge una conca magnifica i cui fianchi sono contornati da splendidi calanchi. Dai calanchi il sentiero riparte in salita e, percorsi ca. 4 km, si arriva al borgo di Migiana di Monte Tezio dove si può visitare il castello di Procopio a forma di quadrilatero con torri angolari rotonde. Da qui lungo la costa bassa del M.Tezio si va per 8 km verso il castello di Antognolla, da cui, scendendo lungo il fosso Mussarella, si ritorna al castello di Valenzina.