6° di separazione

il lodo alfano, la corte costituzionale e una torta in faccia


Tutti a cena con i giudici della corte costituzionale, a parlare del più e del meno. NON del lodo Alfano, per carità, sul quale proprio la corte costituzionale deve esprimersi a ottobre. E a cena ci sono anche Berlusconi e, guara un po', Alfano.Eppure, "non abbiamo mai cenato insieme" è quello che si dice a qualcuno per sottolineare che manchi, con questa persona, consuetudine, familiarità, amicizia. Il problema è proprio lì dove si pensa di negarlo: che cosa accomuna giudici della corte costituzionale, Berlusconi, il guardasigilli, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, e Gianni Letta? Solo e soltanto il Lodo Afano. La conduzione informale degli affari istituzionali è un classico di questo governo. E di questi signori: ricordiamo che Gianni Letta -e non solo - avevano già consumato il 'Patto della crostata', l'intesa nata sulla terrazza romana dell'abitazione di Letta, appunto: i leader di Polo e Ulivo trovano l'accordo per cambiare la legge elettorale. Perchè non vedersi nell'ufficio di uno di questi signori? perchè sarebbe sembrato quello che era: un incontro inappropriato, inopportuno, non illegale solo perchè la legge non riesce a normare tutto, nel dettaglio. e quando lo fa, si cancellano le norme, come quella che ha abrogato le "gravi mancanze".Finisce tutto a cantucci e vino. Il punto sono i cantucci e il vino? No: è che finisce tutto. I commenti alla cena sul sito di Di Pietro, dove sottoscrivere l'appello perchè si dimettano i giudici coinolti.