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...PENSIERI e Oltre...

In simbiosi…

condivido parte della mia vita.

Amori, magie, dolori,

tumulti dell’anima, silenzi,

avvenimenti di luce, tormenti,

passioni travolgenti, stasi fisiche ed emotive,

attese, certezze, incomprensioni,

tempeste, arcobaleni,

oasi e deserti …

come in una danza d’amore!

A te, amami di eterno amore!

Non potrei essere chi sono senza il tuo essere…

mia colonna portante, mia goccia d’elisir… !

Il mio cuore è pieno d’amore per te!

 

Non parlerò,

non penserò a nulla:

ma l'amore infinito mi salirà

nell'anima.

 

 Vivi la vita senza

paura, affronta tutti

gli ostacoli e dimostra

che puoi superarli.

 

Gli esseri umani non lottano.

La paura va COMBATTUTA,

ogni giorno dovrebbe essere una sfida, una conquista, un passo avanti, un costruire,

un ESSERE….

Bisogna seguire la voce se ciò significa VIVERE, ma i buoni propositi e la correttezza dovrebbero essere le armi da tenere tra le mani.

Non pensare al domani è la forma più giusta quando si vuole VIVERE, SENTIRE, RESPIRARE....ma nelle mani sbagliate non è una forza bianca.

Title Unknown Photographic Print

E' una forza NERA!

 

I TRE MOSCHETTIERI

Acrobati sull'Empire State Building Stampa artistica di Bettman Archive

E' stato bello sentire il vostro calore

....le tue mani, il tuo sguardo....

      ....ha messo un sigillo

         nel MIO CUORE.

 

Photograph I Stampa artistica di Wilhelm Leisten

Dopo la pioggia Poster

 
Creato da: A_Mare2008 il 19/04/2008
la forza del silenzio

 

 
« Messaggio #51

Un canto di lode al mare

Post n°52 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da A_Mare2008

Vivere a bordo, la barca protagonista, spaziare dalle difficoltà burocratiche del rinunciare ad un domicilio “normale” sulla terra ferma (incredibile non esiste una legge), agli incontri in porto, amicizie improvvise e indimenticabili con persone che con tutta probabilità mai più si rincontreranno ma che un’esperienza condivisa rende intime, anche se solo per il tempo di gustare un aperitivo, e poi ricordi di spettacoli di natura incredibili.

Le onde del mare e il vento di cui è giusto aver paura perché la paura è la consapevolezza dei propri limiti; l’emozione della barca che parte e il piacevole brivido che ne consegue; le albe in cui il sole sorge come una “nuova vita che viene al mondo” e la luna, scudo d’argento, che ricorda un guerriero che parte per donare a chi deve ricevere.

Non ci si annoia in mare, i sensi sono sempre vigili, non ci si può distrarre. Si raggiunge una calma interiore, un equilibrio, una concentrazione su ciò che è importante, che a terra è impossibile, non ci sono tutte le cose superflue che caratterizzano la vita sulla terra ferma e i problemi comuni spariscono per fare spazio ad altri ma, diversi.

Ma soprattutto vivere sul mare vuol dire scoprire la libertà, “libertà di sognare tutte le vite possibili e impossibili, sognare anche che la vita a terra possa essere appagante quanto a bordo di una barca senza destinazione e con tutto il tempo davanti a sé”. Scoprire le coste più insidiose, le cale, i ridossi, la gente, come scegliere le cose che realmente ci servono per vivere, quelle da portarsi dietro basta veramente poco e l’incredibile felicità di ormeggiare in un porto nuovo dopo una lunga traversata, di avere vinto ancora una volta su noi stessi, esercitando le virtù che si imparano in mare, l’umiltà, la tenacia, la pazienza e la cooperazione.

 
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Commenti al Post:
darikan
darikan il 01/11/08 alle 11:43 via WEB
Trovare una caletta dove potersi ristorare dopo una traversata difficoltosa è il dono più prezioso che ognuno di noi può ricevere, poichè simboleggia il ristoro e la serenità.
(Rispondi)
 
Hiram.sc
Hiram.sc il 06/01/09 alle 12:16 via WEB
un bacio dolce e tenera amica
(Rispondi)
 
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MAI SOLa

sola
vicino al mare.
Mi fanno compagnia
la mia anima,

gli alberi,

e il canto delle cime d’ormeggio, del vento e delle drizze.

Interpretare il silenzio ….SPIEGA!!!

Chiudo gli occhi, ascolto, leggo dentro di me …..accettando!!!

Amare vuol dire ascoltare in silenzio.

….quanti piccoli interminabili silenzi…..

 

l’anima mia corrotta 
      dolorosamente sanguina, ferita dalle lame
     di sole che spingono le vele,


Vento atteso,
velo trasparente,
suona la tua musica, ora.

Ci avevo creduto, ma traccio fiduciosa con la mano la mia voglia di riscatto dopo

inutili illusioni.

 

so che mi hai fatto del male e mi hai fatto piangere
hai fatto di tutto per evitarlo ma
hai ucciso te e me
il nostro amore ha lasciato una finestra nei cieli
e per amare io vado in estasi

oh non riesci a capire cos'ha fatto il nostro amore?
oh non riesci a capire cos'ha fatto il nostro amore?
oh non riesci a capire cos'ha fatto il nostro amore?
cosa sta facendo a me?

…un inganno dell'occhio!!

                          …….sembrera' una vera finestra!!

                          .……MAGIA DELLA PROFONDITA'!!

 

L'asino non può leggere più di questo

Un giorno, Tamerlano, aveva ricevuto, in regalo, un asino egiziano di grande valore. Lo fece vedere ai suoi cortigiani che non fecero che elogiarlo. Rivolgendosi a Nasreddin Hodja:
- E cosa ne pensi, tu, di quest'asino?
- In fede mia... secondo me, noto in quest'asino grandi doti Se tu me lo ordini, posso insegnargli a leggere in pochi mesi. Tamerlano, molto incuriosito, rispose:
- Se tu vi riesci, ti ricompenserò bene.
Hodja, per questa storia, si vide accordare un periodo di tre mesi.
Al termine di questo periodo, Hodja portando il somaro per la cavezza, lo portò da Tamerlano, poi, tirando fuori un grande libro che aveva portato con se, lo mise davanti all'animale. Questo, subito, si mise a voltare velocemente, con la lingua, le pagine del libro e a ragliare quasi ad ogni pagina. Tamerlano che si aspettava di vedere un artificio maggiore, domandò ad Hodja come aveva fatto per arrivare a questo risultato.
Hodja, di rimando:
- Ecco... dopo aver lasciato la reggia, ho chiuso l'asino nella scuderia. Quel giorno non gli detti nulla da mangiare. Il giorno dopo feci rilegare un grosso libro e mettere grani d'orzo, tra i fogli. L'asino affamato, sentendo l'orzo, cominciò a voltare le pagine del libro con la sua lingua. Dove non incontrava nulla, mi guardava in faccia e si metteva a ragliare. Ed é così che l'ho abituato a nutrirsi. Un uomo dell'assemblea, per sminuire l'effetto delle parole di Hodja, disse:
- Vediamo... francamente, io non ci ho capito nulla. L'asino ha semplicemente voltato le pagine e ragliato. Che c'è di straordinario in questo?
Nasreddin Hodja, in risposta:
- L'asino non può leggere più di così! Solamente nel caso in cui si vorrebbe fargli apprendere di più, allora bisognerebbe veramente considerare asini noi stessi!
A queste parole, tutta l'assemblea, Tamerlano per primo, rise lungamente e di buon cuore.

 

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