C'eRa_UnA_VoLtA_

Post N° 7


Sto imparando a godere del silenzio che nulla non è.Vacanza da sogno da sempre New Yorkora, in questo preciso momento,vorrei essere di notte in un deserto.Ho cominciato facendo l'amore con il mio uomo,lui non sospira,non geme che raramente,parla poco, non urlaalmeno questo vedevo,percepivo le prime volte che siamo stati assieme.Poi conoscendoci sempre meglio mi ha spiegatoho capitoche lui vive l'amplesso così e allora ho riflettuto.Ho teso il mio orecchio ai suoi silenzie ho capito che non lo sono,anzi, sono respiri,palpiti,brividi che prova e mi trasmette.Non è una ennesima critica demolitrtice alla mia persona, è ovvio che ognuno esprime le emozioni sessuali a suo modo...io sembro una matta a volte e forse non cambierò ma volevo capire lui e ora so di aver compreso. Amore non significa essere uguali sempre ma guardarsi reciprocamente con gli occhi dell'anima.Da lì poi mi sono accorta di quanto, non lavorando fuori casa,sono in silenzio o meglio lo sono se non è accesa la televisione. Ero in casa  e mi sentivo sola e guardavo per ore e ore  telefilm, film, varietà; da mesi invece sono sempre in casa sì ma svolgo le mie faccende in silenzio. Non interagisce con me la televisione.Anche il pc è vero è statico ma puoi viaggiarericevere mail da persone vive e verebloggaree sì che diventa un rapporto scambievole.Ultima riflessione me l'ha proposta il mio gatto.E' con me da 13 giorni e ci stiamo ancora conoscendoma i primi tempi ci giocavo e gli parlavo con mille gorgoglii, parlavo e parlavooggi invece giocandoci sono rimasta in silenzio.Lo guardavo,lo ascoltavo io, lo odoravo ed era bello cosìsenza parole.Io per vincere la solitudine sin da bimbaparlavo e parlavo,nei pomeriggi d'inverno quando i miei facevano la siesta io immaginavo di essere una conduttrice televisiva e intervistavo, ridevo e parlavo, creavo intere scalette;d'estate invece sul terrazzo della mia villa cantavoa squarciagola e suonavo e ridevo,quanto ridevo.Da adolescente invece parlavo con i familiaristrano penseretegli adolescenti hanno come prerogativa il non comunicarebeh io sono sempre stata atipica in tuttoparlavo, inventavo, ammaliavo con i miei racconti quasi omericimamma, nonna, zia non mio padre che non c'era mai.E con la stessa arte oratoria ho travolto i miei amanti amati.Ma con tutti coloro con cui ho straparlato non ho mai intessuto un vero rapporto,maie nessuno ha mai conosciuto la mia vera essenza, quella pura.E da lì fino a un annetto fa ho continuato su quella falsa riga.Fiumi di parole ma per depistare,confondere le carte sul tavolo verde della mia vitacome il fumo negli occhi per non rischiare di far capire che arrosto non ce n'ècome una nebbia dove chi si addentra immagina solo, non capisce veramente.Già scrivere è diverso,non crei rumore ma solo emozioni.Stella, silent please.