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Gia' un mese...


Uff non ho avuto il tempo materiale di mettermi dietro al mio blog: tra applications e studi sono stata letteralmente BUTTATA nell'esotico mondo della lingua norvegese. Non che non ci fossi mai passata prima: ho studiato grammatica norvegese per piu' di un anno, buttando letteralmente al vento almeno un centinaio di euro... prima... Adesso siamo passati da centinaia di euro a migliaia di corone... nelle ultime tre settimane la bellezza di gia' 700.La brillante idea di cominciare con il livello 2, sottointendendo che IN FONDO LA GRAMMATICA L'HO STUDIATA UN ANNO (si 5 anni fa) mi e' costata quell'ultima briciola di materia grigia che mi era avanzata dall'Universita'. Non voglio parlare per i miei egregi colleghi (TUTTI TEDESCHI), ma per quei fantastici luminari della linguistica che con un genitore madrelingua decidono di intraprendere un corso (nella loro seconda lingua) nel quale teoricamente non dovrebbero neppure entrare!!! Devo dire: ero piu' che frustrata. Ieri ho dato l'esame finale, ma da lunedi' la solfa va avanti con un nuovo corso, questa volta in centro.Voglio pero' soffermarmi su questa caratteristica che contraddistingue il Trøndelag da tutto il resto della Norvegia: il dialetto. Ok uno dice, anche in Italia abbiamo il dialetto... Ok si ma se becchiamo uno straniero che a stento conosce l'italiano non e' che gli parliamo dialetto!! Io mi ricordo che in Sicilia appena aprivo bocca chiunque mi parlava come se venissi da un altro pianeta!! AHHH indimenticabile una volta a Treviso con la semplice frase "non sono di qui, potrebbe gentilmente dirmi come arrivare al Palaverde?" e la tipa "DE-VE PREN-DERE L' UNO-BAR-RATO!"Ok, io dopo due anni ad ascoltare il mio ragazzo ci arrivo un pochino POCO, ma nei panni di qualcuno che e' vissuto ad Oslo tipo una stagione, che ha imparato il bokmål, guarda la tv e legge i giornali tranquillo e poi sente parlare sti tipi e si chiede se e' la stessa lingua... Il prof giustificava "beh anche l'inglese americano o quello scozzese hanno accenti completamente diversi" OH NON LO METTO IN DUBBIO sara' magari per questo che nonstante i miei sforzi in 3 anni a fatica capivo quello che mi volevano dire? io mi ricordo col mio primo landlord, neanche parlavo, gli presentavo l'affitto e cosi' ero a posto!!Va boh, cerco di spiegare brevemente la differenza tra i pronomi personali presentati nel linguaggio scritto e il dialetto usando il paragone con l'italiano:Io               I' Tu              T'Egli            Egl'Ella            Elñ'Esso          Esñ'Noi            No'Voi            FantoccioEssi          Es'Questo significa una cosa sola: quando senti la parola "Fantoccio" non si intendono le vere bambole di pezza, ma "voi" seconda persona plurale.Che meraviglia!!!Mi sto attrezzando per presentare la prossima puntata della bellagente (speriamo speriamo). ...A presto ...Fantocci