80VOGLIADI

L'alba del 2000


Stasera riflettevo su un fatto: noi abbiamo avuto la fortuna di assistere e di "vivere" la nascita delle moderne tecnologie informatiche. Cioè abbiamo visto nascere l'era del virtuale, dell'utilizzo dei computer come elettrodomestico quotidiano, vittime sacrificali di un nuovo linguaggio. Abbiamo dovuto imparare parole che non esistevano fino a quel momento: consolle, hardware, processore, software, joystik! Fino ai primi anni del 1980 giocavamo ridenti e innocenti con il cubo di Rubik, con le sorprese del mulino bianco, con i mattoncini della lego, con il Didò(!!!)! Poi all'improvviso abbiamo scoperto la tecnologia. la parola personal computer, i VIDEO-giochi in casa, i linguaggi di cui non capivamo assolutamente nulla ma che ci affascinavano: Pascal, Dos...ma cos'erano? E nessuno era preoccupato dal capire, l'importante era avere lui: il COMMODORE 64!!  Era il settembre 1982, la Commodore International lanciò sul mercato il personal computer Commodore 64. Il successo del C64 fu immediato: il prezzo del nuovo modello era dimezzato rispetto a quello dei concorrenti, ma le prestazioni erano maggiori. Inoltre la dotazione di software sembrava infinita. Nel giro di pochi anni il Commodore 64 entrò in milioni di case, con un incredibile successo di vendite; chi desiderò questo computer durante la prima metà degli anni '80 non dimenticare lo slogan pubblicitario trasmesso dalla tv: "Compramelo babbo, così ci giochi anche tu..".Questa "diavoleria moderna" introdusse un'intera generazione al divertimento videoludico, con i giochi che andavano caricati sulla memoria a cassette magnetiche esterna e i quasi inevitabili problemi di caricamento ("load error"), almeno fino all'arrivo del mitico turbo loader... Il C 64 permetteva però a chiunque di imparare a scrivere programmi (io impiegavo ore a ricopiare una serie di stringhe, comandi e dati per vedere muovere sullo schermo una faccina!! ma ero felice per quello, sembrava di utilizzare chissà quale alta tecnologia!), oppure lasciava spazio alla fantasia con l'incredibile disponibilità di giochi. I programmatori del Commodore 64 sfruttarono ogni bit di memoria disponibile, creando programmi che oggi sembrano impossibili se si pensa che il processore girava a poco più di 1 Mhz e la memoria era solo di 64 K.Forse proprio quella era l'alba del 2000!Aggiunta del 9/12/2007:Nemmeno a farlo apposta, ieri sul sito del Corriere della Sera è apparso questo articolo, che riporto fedelmente:Corriere della Sera Scienze  Commodore 64, un quarto di secolo faUna mania che continua a contagiare fan e appassionati Commodore 64, un quarto di secolo faNel 1982 sbarcava sul mercato quello che sarebbe diventato il computer più venduto della storiaMILANO"Load...press play on tape...run". Vi ricorda qualcosa? A molti, probabilmente sì. Perché il Commodore 64 ha venticinque anni, ma resiste ancora nel "Guinness dei primati" come il computer più venduto nella storia. Sbarcò infatti nei negozi di tutto il mondo alla fine del 1982, ma ancora oggi il suo ricordo è vivo fra i milioni di utilizzatori. Le celebrazioni ufficiali per l'anniversario si terranno lunedì prossimo al museo di storia del Computer di di Mountain View, in California. Alla cerimonia parteciperà anche il padre della macchina, Jack Tramiel. MEMORIA DA 64 KILOBYTE - Il suo gioiello, che ha venduto 17 milioni di pezzi, aveva una memoria di 64 kilobyte, enorme per l'epoca ma ridicola se paragonata a quella di un odierno telefonino, e costava 595 dollari. A corredare la macchina dal familiare colore beige, un atalogo di diecimila programmi, fra cui giochi famosi ancora oggi , come "Pac-man" o "Mario Bros", ma anche i primi fogli di calcolo e programmi di scrittura. Il successo planetario è confermato dal fatto che il Commodore 64 è ancora il singolo modello di computer più venduto al mondo. «Era qualcosa di totalmente nuovo - ha confermato al sito della Cnn Brian Bagnall, un ingegnere che del Commodore ha scritto addirittura la biografia ufficiale - la prima macchina accessibile a tutti con un linguaggio, il Basic, che permetteva addirittura di crearsi i programmi da soli. Certo, adesso pensare al rumoroso floppy disk e alla grafica rudimentale fa sorridere, ma ha insegnato molto sul computer».
SITI E FAN - La nostalgia del Commodore 64 è tuttora forte, ed è tangibile nella rete: sono migliaia i siti e i fan club dedicati alla macchina (come Commodore 64 - Italia, Ready64, C64) , quasi tutti i giochi sono ancora disponibili grazie a emulatori (come Vice e Power64) che permettono di farli girare anche sulle macchine moderne, e bastano un paio di click per poter comprare esemplari e periferiche perfettamente funzionanti. C'è chi addirittura ha fatto del C64 un'arte:«Le musiche dei giochi del Commodore 64 erano ipnotiche e piene di tensione, ti rimanevano in testa indelebilmente - spiega alla Cnn Rob Kramer, un musicista olandese - così mi è venuto in mente nel 2006 di creare un orchestra che le suonasse». La "C64 Orchestra" è diventata realtà quest'anno: dodici elementi, che si esibiscono regolarmente a festival musicali e rassegne suonando composizioni basate sulle musiche dei giochi con titoli come "Commando" o "International Karate", e che hanno già prodotto anche il loro primo Cd. Anche un gruppo rock danese, i "Press play on Tape", formato da sei ingegneri elettronici danesi, usa le basi musicali dei giochi per le proprie canzoni. Perché, come spiega Bagnall, «la nostalgia del primo computer è qualcosa di molto profondo»"