non so che cazzo

FRATELLI D' ITALIA


Al Processo di Biscardi di qualche anno fa, che fra i suoi ospiti illustri ha sempre avuto una notevole quantità di penecefali, si discuteva animosamente su quanto fosse immorale il fatto che i giocatori della Nazionale, nel momento in cui veniva suonato l'inno nazionale,  non cantassero l' Inno di Mameli. Tutti problemi scottanti, messi sul piatto di discussione del tipico ominide rigonfio di  patriottismo e qualunquismo per la serie "Fiero di essere italiano, I politici so' tutti magnaccioni e tanto ci fregano sempre".Mentre milioni di persone vengono quotidianamente sodomizzate nel sonno dalla ceppa di ministri, nani e presentatori tv, si avvicina il Mondiale del Sudafrica, paese che fino a poco fa aveva un regime di segregazione razziale, mentre ora, finita la segregazione razziale e raggiunta la libertà, ospita al proprio interno ancora parecchi bianchi col Mercedes e parecchi neri con l'AIDS.Fatto sta che il Mondiale è un buon modo per essere uniti e fratelli, tifare per il proprio paese e stringersi tutti assieme come quattro anni fa, quando "vincemmo" il Mondiale, perchè  il Mondiale se lo vince un miliardario lo vinciamo anche noi, se lo vince Cannavaro lo vince anche chi mentre lavora si spiaccica da un impalcatura, chi non paga il condominio, chi è buono e generoso e aiuta sempre tutti, chi fa il camorrista e chi ha l'unghia incarnita, ed è un buon modo per riscattarsi da un periodo di crisi e difficoltà per poter cantare POPOPOPPOPPOPPO-PO'.Comunque per quanto mi riguarda l'Italia può anche uscire al primo turno, non me ne fotte un beneamato cazzo.