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MANGA


Manga (漫画,,) è un vocabolo Giapponese che indica i fumetti in generale. In Giappone i fumetti sono culturalmente ed economico rilevanti poiché sono valutati come mezzo espressivo alla pari sia della letteratura che del cinema.L’etimologia del termine manga significa "immagini casuali" e venne coniato alla fine del XVIII secolo in alcune pubblicazioni ("Shiji no yukikai" di Santō Kyōden) ma fu Rakuten Kitazawa il primo disegnatore ad adoperare la parola manga nel suo odierno significato di fumetto. I manga, inizialmente, vennero distribuiti in Giappone all'interno di grossi albi in bianco e nero su carta di scadente e in ogni albo vengono raccolte numerose storie a puntate. Sussiste una differenza con i fumetti occidentali poiché le vicissitudini dei personaggi ideati hanno un inizio ed una fine, e, solitamente, non è prevista una seconda serie. Alcune eccezioni, tuttavia, le riscontriamo quando il personaggio risulta molto amato dal pubblico e, in tal caso, vengono riproposte storie antecedenti o successive a quelle del manga principale. Una particolarità di questi fumetti è che spesso, da questi, vengono tratti degli “Anime” (ndr. cartoni animati di cui parlerò in seguito) o, raramente, dei film (ndr. Nana, Death note).L'impaginazione e la struttura della pagina, nonché il senso di lettura, è il seguente:
Com’è facile evincere il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, cioè dall'ultima alla prima pagina (secondo le consuetudini orientali), con la rilegatura alla destra del lettore e le pagine "libere" alla sinistra. Anche le vignette si leggono da destra verso sinistra, dall'alto verso il basso.