Calcetto mon amour

TORIELLOS - RAGOS 7-4

Partita che inizia tra le polemiche per una gestione delle squadre tentata agli inizi della settimana dal DS, ma scavalcata nell'operato dai due presidenti che hanno intessuto trattative fino al giorno della partita. le stesse non sono avvenute senza colpi mancini e destrorsi! Si gioca e da subito si nota un certo equilibrio, nonostante la facilità di creare azioni da parte dei Blues è altrettanto proporzionale all'incapacità nel segnare. Si va, dopo quasi mezz'ora, sul 2-2 poi i blues dilagano nonostante il grande impegno dei Yelloreds e una certa dose di bravura dell'Esposito Blu, che nega almeno tre goal agli avversari. Perle blu e giallorosse e un'altro gioiello di partita adornaancora una volta la Lega.

MARCATOR
TORIELLOS_ Cernera 3; Rega 2; Vitale Ant.; Di Giorgio O.
RAGOS_ Nardiello A. 2; Pellegrino ; Di Giorgio G.

<> Commento lasciato dal Pres. Toriello qualche giorno addietroEbbene, la Lega Naz. ha ricevuto il giusto riconoscimento. Premiato anche Vitale Alb. come miglior dirigente direttamente dal suo Presidente Toriello.

NEO-TORIELLOS

Esposito: Dopo questa partita è diventato il nuovo eroe nazionale. Si sprecano gli elogi sul blog, nelle discussioni da bar; perfino Totò Riina nella corrispondenza segreta con Provenzano ha scritto che questo picciotto è un bravo portiere. Compie molte parate difficili e prende solo un gol evitabile, ma si era appena fatto male alle dita (cinque contemporaneamente, nuovo record mondiale) e chiudiamo un occhio. Concentrato, grintoso, combattivo, dimostra che un buon portiere deve guidare la difesa sgridandola al minimo svarione. Mica come quella fighetta di Marchetti che non solo non ha fatto una parata in due partite e mezzo, mentre ha preso quattro pappine, ma ha pure mostrato la personalità di un’ameba moribonda. Purtroppo quella merda di Lippi si è dimenticato che in panchina aveva il portierone del Napoli, uno con le palle.

Voto: 7,5

Vicinanza: Ennesimo personaggio misconosciuto ed emblematico che si accosta alla nostra lega. Vedendone l’aspetto negli spogliatoi e l’atletismo nel riscaldamento ho temuto un nuovo caso Sica. Per fortuna il rendimento è stato migliore delle aspettative. Terzino destro, ricorda molto lo Zambrotta delle ultime apparizioni (ma perché quella merda di Lippi doveva convocare solo i bolliti? Qualcuno ha mai visto giocare Cassani del Palermo? Ma Maggio sulla destra gli faceva così schifo?), cioè molta quantità e pochissimi sprazzi di qualità. Per essere un debuttante, si inserisce bene negli schemi della squadra e svolge egregiamente la fase di copertura. Non precisissimo negli appoggi, a volte si inerpica in dribbling ripetuti e sortite offensive, ma farebbe meglio a starsi a casa, secondo me.

Voto: 6,5

Anania: Pellegrino ha giocato anni contro il buon Nicodemo e se lo ricorda lento, scarso e inconcludente. Tornato dall’America, assiste sbigottito alla prestazione del suo compagno di tante battaglie. Ma piuttosto che ammettere l’evoluzione dei tempi, preferisce prendersela coi compagni di squadra facendosi scappare alla stampa (abilmente mascherata da ubriacone amicone) l’affermazione: “Che squadra di merda! Hanno fatto fare il Maradona a Nicodemo che ha sempre fatto cacare!”. Un po’ quello che è successo alla nostra rappresentativa ai mondiali con avversari blasonati del calibro di: Nuova Zelanda, formata dai velisti scartati perché troppo idioti, infatti prima di fare un tiro o un passaggio dovevano attendere che cambiasse la direzione del vento; Slovacchia, il cui numero di abitanti, tutti rigorosamente spaccalegna, è pari agli avventori del sabato sera della pizzeria Ciro a Mergellina; Paraguay, l’unica nazione del Sudamerica che non esporta talenti, non per tutela del patrimonio calcistico nazionale, ma proprio perché non ne hanno; figuratevi che in Brasile quelli che non sanno giocare a pallone vengono chiamati paraguayani.

Ma quella merda di Lippi ha usato una tattica astutissima: nelle qualificazioni  facciamo giocare i morti che poi ci prendono sotto gamba e vinciamo il Mondiale.

Voto: 6,5

Di Giorgio O.: Fosse pure disciplinato tatticamente, sarebbe un giocatore grandioso. Purtroppo è una testa di cazzo ed è meno utile alla squadra del suo enorme potenziale. Recupera palloni a dozzine e si esibisce in un gol spettacolare da posizione defilata dopo una poderosa volata sulla fascia, a smentire il suo stesso scetticismo di pochi minuti prima: “Stasera è meglio se non tiro, ho i piedi storti”. Speriamo che invecchiando non perda la sua carica agonistica, come è successo all’ormai esausto Gattuso. Ma quella merda di Lippi non si chiede perché Gattuso non è più titolare nel Milan? Perché convoca il panchinaro e non convoca il titolare (Ambrosini)? Perché convoca Marchisio per fargli fare l’incursore alla Perrotta (sue parole testuali) e non convoca Perrotta, che stava pure in forma? Perché? Perché è una merda presuntuosa. Perchè deve dimostrare che solo lui capisce di calcio e gli altri sono imbecilli.

Voto: 7

Vitale Ant.: Ormai una sicurezza in quella zona del campo, in regia, copertura e fase conclusiva. Unico neo, dovrebbe venirsi a prendere più spesso la palla per far ripartire l’azione invece di aspettare il lancio lungo, sfruttando la spizzata dell’ormai abituale bestione di turno (chiamato amorevolmente dal sottoscritto “mallardone”). Un po’ come il Pirlo che è mancato all’Italia. Vorrei invece dire al Pirla seduto in panchina che non puoi caricare tutto il peso del centrocampo su un quasi esordiente come Montolivo, che non è affatto Pirlo (un po’ Pirla sì). Infatti è partito bene e poi è sparito. E soprattutto che se fai tutto il girone eliminatorio con De Rossi e Palombo e giochi in un certo modo, non puoi stravolgere tutto al mondiale. Purtroppo Lippi ce l’aveva a morte con Cassano e pure i suoi compagni di squadra, Palombo e Pazzini, sono stati penalizzati. Fonti giornalistiche attendibili affermano che dietro la querelle Cassano-Lippi ci sia un’episodio: il fantasista barese pare abbia prima scopato la nuora e poi menato a sedie in faccia il figlio di quella merda di CT. Si, proprio il figlio condannato per l’affaire GEA. Antonio, siamo con te!

Voto: 6,5

Cernera: Ormai non stupisce più la sua involuzione. Solita partita scialba e senza costrutto come mezz’ala sinistra, spezzata. Di nuovo cambia versione ed ha la pubalgia, perché al fatto che gli fosse passata nessuno ci credeva. Il Camoranesi dei Toriellos ha pure il torto di pestare sempre i piedi, andando incontro al movimento del compagno in corsa con la palla (la prossima volta che mi blocca il contropiede gli do una gomitata al basso ventre, tanto non è sanzionabile) e non proponendosi mai in sovrapposizione. Anche sulle rimesse laterali, blocca sempre il gioco facendosi dare la palla a mezzo metro spalle alla porta e marcato da due persone. Dovrebbe essere un po’ più altruista e farsi a volte da parte, smettendola di cercare la gloria personale o di imporre a tutti i costi la sua presenza. Sembra uno di quei cadaveri che quella merda di Lippi ha riesumato appositamente per il nostro spettacolare Campionato del Mondo. In tutto questo, Loris riesce però a riscattare un periodo grigio con tre gol di rapina, degni dei suoi tempi migliori. Forse attualmente in una posizione più avanzata, dove non ha bisogno di affaticare il suo pube esausto per la troppa attività, renderebbe molto di più.

Voto: 6

Rega: Mi chiedo perché gli attaccanti dei Reds quando giocano contro di me riescono a produrre prestazioni discrete, e invece quando passano nelle nostre fila diventano dei fenomeni da baraccone. Che era lento lo si sapeva, ma non che fosse impreciso negli appoggi e sprecone sotto porta. Segna due gol semplicissimi, che almeno gli salvano la faccia. Tra lui, Caliendo e Iaquinta non saprei scegliere chi è il migliore. Anche in questo caso mi chiedo: perché un panchinaro della Juve (la peggiore della storia), che quest’anno non ha quasi mai giocato, che non ha mai fatto troppi gol, che è un esterno piuttosto che una prima punta, deve essere titolare inamovibile? E vogliamo parlare di Gilardino, paragonato da quella merda di allenatore a Paolo Rossi, sperando cabalisticamete che prima o poi si sbloccasse? Ma davvero non abbiamo niente di meglio in Italia? Forse si, ma non è tanto il problema di chi gioca, ma di come gioca la squadra. Anche qui, ovviamente, la colpa è di quella merda di allenatore.

Voto: 5

Langella: Oggi da un'altra prova del suo eroismo coglione, sfasciandosi un ginocchio per evitare una rete che non minacciava la vittoria, ma lui è un vero uomo, uno che non deve chiedere mai, uno per capirci che traduceva dall’inglese canzoni dei Beatles cantate in tedesco (Sie liebt dich, yeah yeah) invece di ammettere che non ci aveva capito una mazza. Oggi accusa qualche problema di più in difesa, certificata anche dalla grande prestazione del portiere, ma in avanti i blues producono e  concretizzano di più, e lui può fregiarsi di una latra vittoria, utilizzando la medaglia per tenere ferma la fasciatura la ginocchio…

Voto: 6,5

RAGOS

Di Feo: Da qualche  partita non è brillante come al solito, soprattutto da quando il buon Alfano ci ha abbandonato per infortuni e lavoro. Quando divide la stessa fascia con Di Giorgio G. non riesce a relazionarsi con profitto avendo in definitiva la stessa modalità di gioco, e quando si trova sulla sinistra regala un gol ai blues affondando le possibilità di risalita della sua squadra. In avanti non lascia quasi traccia di se. Secondo me è stato troppo impegnato in oscure manovre e foto sul campo da gioco, non si sa bene per fare che…

Voto: 5

Santoriello: Lui c’è sempre nel suo ruolo, ma manca qualcuno a cui dare la palla in avanti: mancando D’Alessio, Rinaldi, o altri capaci di inserirsi, portare la palla e magari tirare da fuori rende la manovra degli yellowred scontata e di facile lettura, e lui non può far molto di più che cercare di accompagnare la manovra offensiva. Quando poi viene inopinatamente messo sulla fascia si crea una voragine al centro che permette ai Toriellos di dilagare. Segnarsi questo: Giancarlo DEVE stare al centro, punto.

Voto: 6,5

Di Giorgio G.: Rimane in fase positiva, ma comunque meno lucido e concreto del solito. Con Di Feo sulla destra si pestano i piedi a vicenda, in difesa spesso non aiuta (vero è che gli si è chiesto di giocare più avanzato), ma non si arrende mai e da un buon contributo arrivando anche alla segnatura. Non c’è niente da fare, è lui il nostro niño maravilia (Meno male che il Cile è uscito, Caressa appellava Sanchez almeno 100 volte a partita cosi, e cominciava a rompere).

Voto: 6

Mercurio: Sulla fascia sinistra Dario come spesso gli accade inizia benino, poi preso da raptus si crede Roberto Carlos redivivo e si fionda in avanti, tra l’altro incatastadosi spesso con Nardiello. A fine gara fa addirittura la punta, ma senza nessun costrutto o risultato visibile, oltre quello di attentare alle coronarie del Rago. Non ci siamo, dispiace dirlo, ma non ci siamo proprio.

Voto: 4,5

D’Aloia: Confuso e felice, confuso e felice, cosi canticchia mentre gira a cazzo di cane (™ Renè Ferretti) nel campo, con la scusa di riempire i tasselli lasciati vuoti dai turni in porta. Inoltre ha idee tattiche geniali tipo mettere Santoriello sulla fascia, creando una discontinuità spazio temporale al centro della squadra dove i blues sguazzano felici. Sono d’accordo che è importante tenere la squadra alta, ma se qualche mezza volta aspettassimo compatti che si scoprissero e POI li attaccassimo, secondo me qualche golletto in più lo faremmo e ce ne risparmieremmo qualcuno altro (che consecutio temporum faticosa!)

Voto: 5,5

Pellegrino: Quando è partito lo ricordavamo come attaccante implacabile, nei suoi vari ritorni alle partite ha mostrato una aumento della panza che lo ha reso la brutta copia di Blanco del Messico, e oggi non si è smentito: inizia come punta centrale, per la precessione degli equinozi torna sempre più indietro fino a finire centrale difensivo, non dialoga bene con i compagni (starà dimenticando l’italiano?) e rimbalza contro la difesa schierata e compatta dei blues. Si lamenta molto dei Ragos, ma anche i ragos si lamentano molto di lui, e il bel gol segnato rimane un lampo dei bei tempi che furono, che non illuminano al sua brumosa condizione attuale.

Voto: 5,5

Nardiello: Non smentisce la sua fama di porta sfiga, dovunque giochi arriva inesorabile la sconfitta. Oggi non è del tutto colpa sua, segna due gol ( uno di testa e uno dopo 250 ribattute di Esposito, oggi posseduto dallo spirito di Yashin), ma a volte è abulico e fuori dal gioco. Nel finale cede il posto in avanti a Mercurio, magari pensando che uno che porta il nome del dio con le ali ai piedi facesse sfracelli. Caro Andrea, nomen omen è il detto latino più cretino che esista, ricordatelo per il futuro.

Voto: 6,5

Rago: Regge bene le fila della famiglia e dei suoi amici storici organizzando una cena per il suo terzo anniversario di matrimonio, in coincidenza col ritorno dall’America del suo compare di anello. Per l’occasione abbiamo anche ricevuto la gradita notizia delle future nozze, previste per la prossima primavera, del nostro oriundo Pellegrino, cosa che costringerà Emiliano a pronunciare il discorso di nozze in un improbabile inglese. Ovviamente non mi perderò la scena per nessuna ragione al mondo (“Paolo, hai mai sentito i Dee Pruple?”, così come scritto, anno 1994) e andrò fino a New York per assistere a questo evento memorabile. Tornando alla partita, fa più fatica a reggere le fila di una difesa un po’ distratta, che quando viene presa in velocità va molto in difficoltà. Sulle palle alte e il lavoro sporco, sfodera però la sua abituale grinta e fisicità.

Voto: 6