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VERONA 1984/85, VINCERE CON LA PROGRAMMAZIONE E NON CON I MILIARDI


Chi l'avrebbe mai detto...In quello che all'epoca si chiamava il "campionato più bello del mondo" si apprestava ad esordire un certo Diego Maradona, scappato da Barcellona a suon di miliardi per deliziare i palati napoletani - e non - con le sue prodezze calcistiche.Non era stato pagato poco neppure Michel Platini, elegante e intriso di classe, che iniziava il nuovo campionato da campione d'Italia, campione d'europa con la sua Francia da trascinatore e con il pallone d'oro ancora tra le mani.Nell'Udinese c'è ancora Zico, 19 reti ben pagate dai friulani nella stagione scorsa e la bella sensazione di avere uno dei tre migliori calciatori del pianeta a calcare gli italici campi.E invece alla fine vince il Verona. La provinciale di lusso che appena due anni prima era stata promossa in serie A e che aveva ben figurato nelle prime due nuove uscite nella massima serie, aggiungeva nuovi tasselli mirati alla squadra già rodata dal mister Osvaldo Bagnoli e dopo trenta giornate metteva in fila tutte le più quotate inseguitrici.Una vittoria clamorosa? Pensata coi parametri del calcio di adesso, verrebbe da pensare di si. E invece all'epoca il successo scaligero non fece tanto scalpore, anzi, destò approvazione e simpatia.Quando il calcio italiano non era ancora globalizzato e gli stranieri per squadra non potevano superare il numero perfetto, quando si giocava tutti alla stessa ora e tutti di domenica perchè non c'era nessuna matrona televisiva a inondare di quattrini le società per piegarle ai suoi voleri, quando la distanza tra le grandi squadre e quelle un pò meno grandi poteva essere ridotta con un lavoro di abile programmazione costruendo delle squadre mirate senza dover ricorrere forzatamente ai calciatori più costosi del pianeta per riuscire a vincere.
Quando insomma si riusciva a fare una squadra senza per forza metter su una selezione di "All Stars", squadre come il Verona potevano anche riuscire a vincere un campionato difficile e spettacolare come quello italiano degli anni ottanta.Negli ultimi 50 anni è capitato col Bologna del 1964, la Fiorentina del 1969 e il Cagliari del 1970, con la Lazio del 1974 e il Torino del 1976, poi dopo il Verona la provincia ha racimolato solo lo scudetto del Napoli ancora "umano" (ma con un Maradona da 13 miliardi nel motore) nel 1987 e quello sampdoriano del 1991. Poi il vuoto.Neppure gli scudetti romanisti e laziali del bienno 2000-2001 sono da annoverare tra le sorprese, viste le enormi risorse spese dalle rispettive società per comporre delle corazzate vincenti salvo poi rischiare il fallimento negli anni successivi.Allora pensando a un calcio che non c'è più e che è dominato dal dio "quattrino", rammentiamo le sgroppate di Briegel e la potenza modello Riva di Elkjaer, lo sgusciare in area di Nanu Galderisi e le geometrie di Di Gennaro, la flemma difensiva di Tricella e la corsa di Fanna, senza scordare le parate poco stilistiche ma efficaci di Garella.E scordiamoci del turnover, allora non necessario perchè le coppe si giocavano solo il mercoledi, e guardando negli almanacchi di quel campionato scopriamo che il Verona aveva una rosa di appena 17 elementi, di cui solo 12 hanno superato le 20 presenze. Quando i numeri hanno un significato, chiamato continuità. E continuità spesso fa rima con vittoria.A.M.  
 Ecco la rosa completa del Verona campione d'Italia 1984/85:BRIEGEL Hans PeterRodenbach 11-12-1955C279BRUNI LucianoLivorno 22-3-1963C271DI GENNARO GiuseppeFirenze 5-10-1958C294DONA'DarioVicenza 17-9-1961C120ELKJAER Preben LarsenCopenaghen 11-9-1957A238FANNA PietroClodig (UD) 23-6-1958A292FERRONI MauroRoma 10-12-1955D200FONTOLAN SilvanoGarbagnate Mil. (MI) 24-2-1955D281GALDERISI GiuseppeSalerno 22-3-1963A2911GARELLA ClaudioTorino 16-5-1955P30-19MARANGON FabioQuinto (TV) 4-1-1962D30MARANGON LucianoQuinto (TV) 21-10-1956D292SACCHETTI LuigiReggio Calabria 22-3-1958C151SPURI SergioFabriano (AN) 3-6-1962P10TRICELLA RobertoCernusco sul Naviglio (MI) 8-3-1959D300TURCHETTA FrancoLatina 5-7-1961A160VOLPATI DomenicoNovara 19-8-1951D300