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CASSANO, CHI ERA COSTUI?


BARI-INTER – Dodici anni fa il minorenne Cassano stendeva l’Inter miliardaria Domani al San Nicola, Bari e Inter chiuderanno con il posticipo la giornata numero ventitrè della serie A. Pensando a questa sfida sulla carta impari, ai più torna in mente quando in un’altra partita giocata sotto i riflettori, poco più di undici anni fa (era il 18 dicembre 1999), il contemporaneo forfait di tutta la linea offensiva pugliese titolare diventò il giorno in cui tutti scoprirono il talento cristallino dell’imberbe Antonio Cassano da Bari vecchia. 
 Al mister barese Eugenio Fascetti non mancava il coraggio ma contro la linea difensiva composta da due vecchie volpi come Panucci e Blanc vennero a mancare contemporaneamente Mazinga, Spinesi e Osmanovski. Praticamente tutto l’attacco.“Non potevo resistere all’Inter chiuso in difesa per novanta minuti”, spiegò Fascetti dopo la gara, e tanto doveva aver pensato che passò ai fatti: dentro dal primo minuto due ragazzini della primavera aggregati alla prima squadra, di cui lui evidentemente conosceva le capacità ma che per il calcio italiano erano degli emeriti sconosciuti.Hugo Ennynaya, 18 anni, e Antonio Cassano, 17. La somma delle loro età superava di un solo anno quella di chi doveva fronteggiarli, il campione del mondo Laurent Blanc. Furono loro i prescelti per la prima linea barese in quella serata. Fascetti, butta male...E invece…  
 Minuto numero sei, il giovane nigeriano Enninaya avanza col pallone a trentacinque metri dalla porta difesa da un certo Peruzzi e fa per scaricare in porta da quella distanza, con Fascetti che dalla panchina comincia a urlargli di non provarci nemmeno. Risultato: il mister barese non fa in tempo a finire i suoi improperi che la bomba parte ugualmente dal piede del nigeriano, terminando la sua veloce corsa all’incrocio dei pali. Uno a zero. La strafottenza del diciottenne.Minuto ottantotto, l’Inter aveva pareggiato la prodezza del giovane nigeriano grazie a Vieri e ora cerca di sfruttare gli ultimi minuti per passare in vantaggio. Ma sbilanciarsi troppo non è cosa buona, e così quando Perrotta vede l’altro ragazzetto brufoloso, il diciassettenne Cassano, solo nella metà campo avversaria, lo lancia con precisione.Il giovanotto è ancora più sfrontato del suo compagno di colore e osa ulteriormente: stoppa di tacco, porta avanti la palla fino all’area avversaria, con una finta fa fuori proprio i due mostri sacri Blanc e Panucci, e infine piazza con precisione alle spalle di Ferron il pallone della vittoria pugliese. Che tecnica il ragazzino!E così nasce una stella, peccato non sempre abbastanza lucente da accecare. Ma non sarà mica per questo gol che Lippi che l’è legata al dito? A.M. 18 dicembre 1999, BARI-INTER 2-1BARI: Mancini (16′ Gregori), Neqrouz, Garzya, Innocenti, Del Grosso, Collauto, Andersson, Markic, Marcolini (47′ Perrotta), Enynnaya (65′ Olivares), Cassano. Allenatore: Fascetti.INTER: Peruzzi (74′ Ferron), Panucci, Blanc, Colonnese (60′ Recoba), Zanetti, Cauet, Di Biagio, Jugovic, Georgatos, Zamorano (79′ Baggio), Vieri. Allenatore: Lippi.Reti: 6′ Enynnaya (B), 12′ Vieri (I), 88′ Cassano (B)