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Post N° 9


Al cospetto dei NaniAnche se gli uomini di medicina lo sconsigliarono Mago Bianco si mise in piedi prima del tempo e soprattutto subito all'opera.Il suo scopo era di riuscire, aggirando le difficili maglie della difesa di Grande Mago Nero, a mettere in piedi una resistenza all'Impero delle Ombre contando sull'aiuto di tutte le creature abitanti le terre degli uomini e non solo. Con questa idea si mise sovente in movimento muovendosi tra tutti i villaggi e gli accampamenti che i ribelli riuscivano a tenere sotto controllo lottando aspramente soprattutto contro gli Spettri Guardiani, feroce avanguardia degli Scheletri.Il suo viaggio approdò così alle scure caverne perdute nelle valli più impervie delle montagne alla ricerca del mitico popolo dei Mastri Nani, la cui forza e capacità nel forgiare le armi era indispensabile per una futura lotta contro le orde di Grande Mago Nero che annoverava tra le sue file oltre ai già tristemente noti Spettri e Scheletri Guardiani, anche Divoratori di Cadaveri e Adepti dell'oscurità.Dal canto loro i Mastri Nani già a conoscenza della disfatta al Vallo degli inferi, imprecando non poco contro la debolezza dimostrata dagli umani in quella battaglia, avevano aumentato le loro difese, costruendo ogni sorta di trappola che impedisse alle truppe di Grande Mago Nero di percorrere tranquillamente le loro caverne e trasferendo anche i propri rifugi nelle viscere più profonde della madre terra.Ciò rese ancor più difficile per Mago Bianco recarsi al cospetto di Capo dei Mastri Nani, ed anche quando vi riuscì, la proverbiale antipatia che egli suscitò ai suoi occhi di umano era tale da rendere ogni loro discussione simile ad un alterco  di osteria di quartordine, con tanto di boccali rotti e asciate sul tavolo.Passarono così ancora altri interminabili giorni in cui lo scandire del tempo era segnato  dalle urla di Capo dei Mastri Nani e quelle di Mago Bianco che rimbombavano nel caldo ventre della montagna, mentre all'esterno la prima neve cominciava a cadere anche a fondo valle e la gelida morsa dell'inverno stringeva ancor più i già terrorizzati cuori del Popolo degli Uomini.