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Furono alcune parole lanciate là, con fare quasi casuale, da Mago Bianco, che incuriosirono particolarmente Capo dei Mastri Nani, le cui orecchie appuntite si drizzarono talmente tanto da sembrare agli occhi umani più ridicolo di quanto fosse in realtà.
Le due tozze e appuntite orecchie si drizzarono come fili d'erba in un vortice di vento quando Capo dei Mastri Nani capì che Mago Bianco non era un umano qualunque, ma un uomo di magia, e soprattutto padroneggiava negli antichi segreti della Magia della Luce.
Ai suoi occhi di creatura abituata a vivere nelle profondità della terra ciò dovette sembrare un privilegio, la coronazione di un grande sogno: finalmente al cospetto di un Mago della Luce.
Da quel momento tutto cambiò, e le lusighe e le premure indirizzate a Mago Bianco, sostituirono le urle e le imprecazioni che avevavo caratterizzato le loro precedenti discussioni. Ovviamente ciò non stupì affatto Mago Bianco, che anzi aveva sperato proprio in questo trattamento fin dal primo passo alla ricerca, nel cuore della terra, del Popolo dei Mastri Nani.
Infatti egli, nella sua infinita conoscenza, ricordava, che alcuni secoli prima dei nostri accadimenti, in un'altra precedente guerra contro il Popolo delle Ombre, un suo predecessore era entrato fortunosamente in contatto con alcuni Mastri Nani. Fattosi forgiare con la loro provierbiale maestrìa nella lavorazione dei metalli alcune delle più potenti e superbe armi che mano umana avesse mai brandito, aveva concesso ai prodi fabbri della montagna, di assistere alla Cerimonia dell'Incantesimo delle armi.
Cerimonia in realtà molto semplice e anche di dubbia efficacia, ma per l'occasione resa ancor più plateale, tanto da rimanere per sempre impressa nella cultura di tutto il popolo dei Nani fino ai nostri giorni; Ed adesso, promettendo inimmaginabili benefici per tutti, Mago Bianco prometteva a Capo dei Mastri Nani di riproporre tale cerimonia, estenendola però a tutte le armi e tutte le armature di nuova forgia che il popolo della montagna fosse stato capace di costruire e di portare a suo cospetto, nel breve tempo che permetteva la sua permanenza tra di loro, chiedendo in contro cambio solo una piccola parte di tale mercanzia.
Sperava così, nonostante tutti i suoi timori e gli incubi che nè tormentavano i pensieri, di dotarsi di un arsenale talmente perfetto da poter armare un esercito talmente potente da sconfiggere una volta per sempre il Popolo delle Ombre; Confidava persino di poter scendere all'interno del Territorio degli Inferi e una volta al cospetto di Grande Mago Nero, poter finalmente ucciderlo e liberarsi così una volta per tutte della sua malvagità.
I Nani, una volta convinto il loro capo, e credendo in tutta onestà di aver fatto un buonissimo affare, si misero subito all'opera nelle loro officine più segrete, lavorando a ritmi accelerati forgiando e raffinando i metalli e le pietre dure più resistenti.
Inviato da: azzurra182X
il 27/02/2012 alle 20:15
Inviato da: molto_kuriosa
il 02/01/2012 alle 18:33
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 17:36
Inviato da: mohamed21
il 17/02/2008 alle 18:32
Inviato da: Ivan.dgl
il 06/01/2008 alle 07:47