MILANO E' NERA

Milano sarà nera


fino a quando il Questore avrà una faccia tosta come questa.Signor Questore! lo sa cosa successe a Milano in data 4 maggio 2004? Noo? "Eppure La informai ripetutamente sui fatti"! (A.R.) Eppoi, è da quasi due anni che se ne parla! L'interessato si è recato di persona più di una volta alla Questura centrale!Possibile che non ne sappia niente? Anche per lei si tratta di un "misero caso umano", di un "visionario", ecc.? Lo appuri, prima di aprire bocca. Intanto intervenga sugli agenti banditi, che mettono al bando gli onesti cittadini. Ci comincia a venire il dubbio che "Angelo Russo e la sua famiglia" non sia un caso isolato. ***************IL QUESTOREScarpis: anziani troppo soli Occorre la difesa sociale«E’ un male delle grandi città: nei piccoli centri, dove si conoscono tutti, c’è il tam tam a mettere in guardia i più deboli»  dal Corriere - 14 marzo 2004«I nostri vecchi sono indifesi. E per evitare episodi come questo non basta la prevenzione, perché non ci si può difendere da chi suona alla porta. E nemmeno l’informazione basta, perché cose del genere si leggono tutti i giorni sui giornali. Ci vuole comunicazione, difesa sociale, una maggiore coesione. La società deve fare muro, deve guardare il proprio vicino di casa». Indignato. Così si definisce il questore Paolo Scarpis, non appena riceve la notizia del suicidio di Armando Folli. Lui che dal suo arrivo a Milano, nel luglio dello scorso anno, ha fatto della battaglia in difesa dei più deboli una crociata, non accetta, dice, «che questo reato sia classificato come una semplice truffa. Qui si va a trafiggere la dignità della persona».Molto più di una truffa, ribadisce il questore. «Con conseguenze tremende». E la cosa peggiore è che la maggior parte di questi reati nemmeno viene denunciata, spiega, perché le vittime spesso si vergognano di questa innocenza senile. «Hanno paura di essere presi in giro dai figli, dai nipoti. Temono di esser sgridati. Quello che è successo ieri ne è una conseguenza naturale: Armando Folli si è ucciso perché si è sentito annullato della propria dignità».E il raggiro ai danni dell’87enne non è un caso isolato. Solo a Milano si registrano cinquecento casi simili ogni anno. Cinquecento reati commessi sempre dalle stesse persone, un gruppo di zingari provenienti dal Piemonte. E il fenomeno non è solo milanese. «Tutte le città di notevoli dimensioni, dove ci sono tanti anziani e un certo benessere - racconta Scarpis - conoscono questo genere di reato. Nei piccoli centri, invece, dove la coesione sociale è maggiore e si conoscono tutti, c’è il tam tam a mettere in guardia i più deboli».Comunicazione, è questa l’unica difesa. Scarpis non smette di ripeterlo. E lancia un appello. «Il cassiere di banca - perché non dimentichiamo che cose del genere succedono anche in mezzo alla strada e sono altrettanto devastanti - si fermi a chiedere all’anziana correntista per quale motivo ritira tutti i suoi risparmi in una volta sola. Ancora, il vicino di casa chieda chi è passato l’altro giorno a fare visita al vecchio della porta accanto. Perché - conclude Scarpis - gli scippi e i furti si possono superare, e senza un mese di pensione si vive lo stesso. Ma una ferita del genere, in un anziano, non si rimargina più».Annachiara SacchiFalso, ipocrita, bugiardo!Degno fratello del Pirata neroSi rinfreschi la memoria, Signor Questore! E la rinfreschi alla sua polizia vigliacca, bastarda, assassina!Clicca qui "E' la prima di una lunga serie e i fatti narrati sono meno gravi di ciò che accadde realmente. Oltre 17 mesi, e ancora... E fossi il solo a penare!" A.R.