pensieri in libertà

SEMPLICEMENTE...

E' stata sempre una sensazione abbastanza netta, e nn è frutto di un qualche ingrippo psicologico...ma una di quelle cose che sei consapevole di provare...perchè...perchè è così...

Il senso di solitudine...mi sono sempre sentita sola...

E nn è perchè vivo in un castello in cima ad una pianta di fagioli...e neanche perchè vengo dal monte del sapone...o perchè io so volare...o perchè vivo sulla mia soffice nuvola rosa...

Qualche anno fa mia madre mi disse che avevo un vicino di sacca amniotica...che ad un certo punto si trasferì e nn si sa più che fine abbia fatto...

Questo mi diede una risposta...per niente consolante...ma almeno consapevole...

Un gemello...che bastava guardare negli occhi...e nn sarebbero servite parole...
Un gemello...con cui ridere...con cui piangere...
Un gemello...probabilmente il mio opposto...la metà saggia per intenderci...

Io un fratello ce l'ho...ma nn posso dire di amarlo...ne di odiarlo...se è felice son felice per lui...se è triste mi dispiace per lui...ma finisce qui...

Mi dispiace solo che mia madre pensa che la mia gelosia morbosa mi porti ad avere quest'atteggiamento nei suoi confronti...e vorrei tanto dirle che la gelosia nn c'entra proprio niente...ma quando amiamo qualcuno siamo portati a preservarlo dal dolore...dalla sofferenza...e io, amo profondamente mia madre...

Anche se ho un modo strano di dimostrarglielo...quando son con lei...io scendo in trincea...

Una volta mi ha visto piangere di brutto...e vedendo la sua disperazione per me...ho deciso che nulla della mia emotività l'avrebbe più travolta...è una delle persone più buone a questo mondo...e di sicuro l'anima più fragile che io conosca...e nn perchè è mia madre...ma perchè è così...

Mio padre nn gira più per casa dal 6 di aprile del 2004, e nonostante il nostro rapporto fosse muto mi ha lasciato molti insegnamenti...vivi e lascia vivere e tutti avranno un buon ricordo di te e ti rispetteranno...nn parlare a vanvera sprecheresti solo fiato...i tuoi occhi sanno parlare usali per comunicare…e molto altro...

Non ricordo di aver mai giocato con lui...nn ricordo un suo bacio...nn ricordo una carezza...ma ricordo la cosa più straordinaria che sia riuscito a fare per me...un giorno mi ha chiesto di prendere un permesso dall'ufficio...per portarlo a fare una visita in ospedale...che tradotto era il suo modo di volermi vicino...il suo modo di dire "ti ho sempre voluto bene ma ora vorrei dimostrartelo"

Ma io da animale ferito qual’ero…continuai ad indietreggiare…fino a schiacciarmi contro la parete…arcando la schiena e mostrando i denti…

Poco dopo lui partì per il suo viaggio, e le mie ferite iniziarono a guarire e cominciò anche il mio viaggio da randagio…attraverso il bosco delle assi…è un bosco magico…pieno di assi basculanti che ti permettono di saltare oltre il tuo dolore…ma nn è affatto un viaggio facile…

All’inizio ricordo che c’erano solo assi che nonostante avessero il perno centrale…rimanevano perfettamente orizzontali…potevi mangiarci, potevi dormirci, nn si spostavano di un centimetro…io ci camminavo sopra avanti e dietro cercando di capire…poi mi decisi ad andare avanti…e iniziai a vedere delle assi che oscillavano perfettamente da una parte e dell’altra…ma mancava comunque un contrappeso per avere un buono slancio…e così mi affannavo correndo da una parte all’altra…ma servì a poco…e decisi di andare avanti…e fu così che trovai una comunità di buffi ometti…chi in giacca e cravatta…chi in jeans…chi in tuta…si facevano chiamare “umani” …e andavano correndo tutto il giorno qua e là…chi con una ventiquattrore…chi con lo zaino in spalla…chi con la cassetta degli attrezzi…e nel loro passaggio frenetico, a volte per gioco, a volte per voglia…a volte anche solo per sbadataggine…passavano sulle assi…ed io trovai i miei contrappesi…ed iniziai a fare piccoli saltelli…sono ancora in quel bosco…in attesa di una carovana di circensi provenienti dalla steppa… in attesa del salto finale…

Io penso che nulla ci succeda per caso...lui aveva il cancro ai polmoni...eppure è stato il suo cuore a decidere una mattina, in cinque minuti, che lui nn se ne sarebbe andato consumato lentamente dalla sua malattia...semplicemente perchè nn meritava di soffrire...

E poi adesso parliamo di più...per la verità...corro da lui ogni volta che mi gira male...e lo cerco ogni volta che mi si impiccia una questione...e che ci crediate o no...ogni volta la ruota riparte senza scricchiolii e cigolii e le questioni si risolvono...l'ultima volta sono stata per più di un'ora a rompergli le scatole con i miei piagnistei e le mie risate isteriche...e quando il freddo cominciava a farsi sentire un po’ troppo l'ho salutato...il tempo di girarmi ed è squillato il cellulare...ho guardato il display...mi sono girata verso di lui, gli ho fatto l'occhiolino e gli ho tirato un bacio...e son sicura che ha scrollato la testa sorridendo... :o)

Ho molti conoscenti e pochi amici...il mio miglior amico è un uomo...che molto affettuosamente chiamo DEAR...lui è il mio dear...è l'unica persona che conosco anche fisicamente, che ha accesso ai miei blog...anche perchè se nn lo legge nei blog è perchè gliel'ho già raccontato io personalmente...giusto ieri gli dicevo di quanto mi sento onorata ad essere sua amica...perchè ho accesso a quei luoghi del suo essere che tiene sottochiave e che ai più vieta di visitare...e riesco ad apprezzare a pieno la splendida persona che è...

Io nn so dire se IO sia una persona speciale o meno...però a volte ci penso...penso a quella volta che adolescente, le mie amiche vollero farsi fare le carte a tutti i costi ed io ero lì...in silenzio...perchè nn volevo sapere del mio futuro...e quando mio malgrado arrivò il mio turno...la signora mi guardò negli occhi e con un sorriso fu lei a rifiutarsi di farmi le carte e prese le mie mani nelle sue...o di quando una volta a cena mi avvicinai ad un commensale e si girò di scatto dicendomi che come mi ero avvicinata aveva avuto una sensazione forte...dicendomi che gli capitava solo con alcune persone...tant'è vero che quando la sua vicina di sedia gli chiese cosa sentiva su di lei...le rispose che nn aveva avvertito niente per tutta la cena...o di quella volta all'autogrill che nn avevo spicci e la signora dei bagni mi ha guardato e con un sorriso sincero mi ha detto "Non importa..." perchè aveva capito che la mia nn era una scusa per nn mollarle qualche monetina ma che in realtà nn ne avevo davvero...o quest'estate al mare quando ho comprato due anelli da un pakistano per 3 o forse 4 euro...e andando via me ne ha messo in mano un altro dicendo qualcosa nella sua lingua e lasciando la mia amica, che di euro ne aveva spesi più di 10, a bocca aperta...o di quella volta nel Gargano...stessa storia...comprai una collanina di conchiglie e perline...e mentre mi giravo per andar via...il marocchino me ne mise in mano un'altra...o quando M. mi chiese "Mi doneresti una parte del tuo corpo?" ...e io molto maliziosamente ho pensato e poi fingendo ingenuità ho chiesto "Quale?" ..e mi son sentita rispondere "I tuoi capelli…d’ora in poi sono miei…devi averne molta cura"...o di quando prendo in braccio Paperotti, mia nipote, e invece di armeggiare come tutti come se fosse un Capodimonte da collezione...me la coccolo e la stropiccio e nonostante abbia solo tre mesi, le parlo seriamente senza tanti gnegne e frufru e bababa...e dopo due minuti dorme beata...o perchè anche se nn mi vede da quindici giorni...appena arrivo mi sorride...

Mentre scrivo, Windows Media Player va in random, suona la playlist che sto preparando per qualcuno che, la meriti o meno, l'avrà...perchè ho voglia di fargliela...perchè ho voglia di fargli assaggiare una fetta del mio mondo...perchè voglio che un domani si ricordi di questa fata pazza e delirante...

Io sono una persona molto semplice...
Nn promettetemi mai qualcosa che nn potete mantenere...
Nn raccontate mai in giro qualcosa che vi ho raccontato sul mio conto...
E mi avrete, se vorrete, per l'eternità...