ABOUT A BLOG

Post N° 42


Dal TG1 delle20: la Chiesa, almeno a parole, supera a sinistra la “sinistra” in materia di precariato del lavoro, rapporti e dinamiche intergenerazionali, questione della casa e della stabilità sociale. “Robetta” a quanto pare.  Sarà solo questione di “solennità”, dato che “l’allarme” l’han dato il Papa e Monsignor Bagnasco, anziché Guglielmo Epifani o Luca Cordero di Montezemolo (lui per par condicio)? Quando questi ultimi, seppur con punti di vista diametralmente opposti, rilasciano dichiarazioni in merito a questioni fondamentali, non percepisco mai quell’enfasi che ho percepito stasera durante il servizio del tg. Perché mi frustro di fronte a tutto questo?Sarà l’uso (e l’abuso) della comunicazione? Possibile? Ieri sera ho visto questo film, “Soy Cuba”. È un film del 1964, regia di Mikhail Kalatozov, certamente dal sapore propagandistico a sostegno della rivoluzione castrista ma di grande impatto. Interamente in bianco e nero, molto per immagini e con una fotografia ed una regia assolutamente trascendentali. E seppur lento, per come siamo oggi abituati a fruire del cinema, il film rivela grande forza narrativa e poetica. Racconta la rivoluzione e te la fa sentire attraverso quattro storie distinte ma allo stesso tempo accomunate dall’essere Cuba, “Soy Cuba”, appunto. Racconta di come la Cuba di Batista abbia offeso, calpestato, assassinato, straziato il proprio popolo che, infine, si è ribellato. E lo fa schierandosi chiaramente da una parte, dalla parte della rivoluzione. A me è piaciuto e forse è proprio per questo che m’incazzo quando i preti superano a sinistra...Scusate lo sfogo. Notte.