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Heilà, amici bloggers, ciao. È un po’ che manco, del resto ci sono state le ferie e … molto altro in mezzo :))). Ho ripreso ieri il lavoro e come ogni volta, il rientro ha connotazione quasi drammatica, tante sono le cose che ti aspettano, tanti gli imprevisti (o previsti) e le sorprese. Mai che fossero positive però … vabbeh, ste cose son “piccole” in fondo …Non è stato un gran mese d’agosto, o meglio, è stato un mese che ha riservato buone cose (buone davvero) ed anche cose meno buone. Beh, oramai agosto è finito e tutto ciò che ha portato con sé, ora lascia il posto a questo caldo autunno che sta per cominciare. Eh sì, sarà un autunno caldo, anzi, rovente, almeno al lavoro, perché al di là di tutte le contingenze del caso, al di là di tutta l’ordinarietà, all’orizzonte si profila una pesante rivoluzione degli asseti che, detto francamente, non so ancora dove porterà. Spero che gli esiti di questa rivoluzione non facciano troppe vittime e che, addirittura, possano risultare virtuosi ma … di speranza non si vive, per cui mi attrezzo a fronteggiare ciò che arriva, con la massima ed imprescindibile concentrazione. Insomma, mi toccherà farmi un mazzo “straordinario” perché quello ordinario non basta mai, perché assolvere alle proprie funzioni/mansioni non basta mai, perché … madò, come mi stanno sul cazzo certi … quelli privi della minima empatia verso chicchessia (l’ho scritto così per la rima), quelli che “si pensano”, quelli senza sensibilità, capaci di aberrante cinismo o quelli arroganti, tracotanti. Quelli che non esiste nulla, fuori sé stessi … ed ancor più mi stan sul cazzo quelli che accondiscendono, quelli che rinunciano alla propria dignità, alle affermazioni dei princìpi, al rispetto per sé e per gli altri. Quelli che troppo “bassamente” sono pronti a pugnalarti alle spalle per “un pugno di riso” per poi ritrovarsi “trombatissimi” a loro volta (chissà dove mai credono di poter arrivare? …). Sarà un lavoro di estrema concentrazione, di stretto monitoraggio, certamente di forti discussioni e, forse, anche di lotta. Vedremo. Ciò che so ora è che mi costerà tempo, testa, energia … ed io invece ho voglia di tutt’altro, di vincere sto cazzo di superenalotto e mondare la mia testa da tutti questi pensieri, che sono quelli delle persone comuni, che sono quelli di tutti i giorni ma che, nonostante ciò, non sono mai una consolazione. Intendiamoci, non ho nulla contro il lavoro, ho sempre lavorato nella vita, primo perché non posso prescinderne economicamente, secondo perché credo nel lavoro ed in molto, molto altro. Il punto è che attorno al lavoro, dentro, fuori, sopra e sotto il lavoro, in questo nostro Paese, ritengo che le cose vadano male davvero e questa altro non è che la mia opinione personale di lavoratore. Perdonate questo ritorno così … beh, vedete voi come definirlo, ma, sono qui e sono riuscito, con tutto il piacere del caso, a scrivervi queste “due” righe, nonostante i tempi siano già contratti, nonostante la testa sia su molte cose. Non so quanto ci sarò, né come ci sarò ma … ci proverò ;))) Sorrisi bloggers (e non bloggers) Jardinero