Fata Morgana ODV

Gruppo di Lettura "Fata Morgana"


 Nel corso di questo mese il Gruppo di Lettura Fata Morgana leggerà il romanzo: "Un oscuro scrutare", di Philip K. Dick.Il prossimo incontro, per parlare del testo e scegliere una nuova lettura, si svolgerà venerdì 26 giugno 2015.Di seguito alcune informazioni sul libro e a questo link l'audio-incipit di "Un oscuro scrutare".http://ge.tt/3FXENai/v/0?c Buona lettura a tutti! :) ******* Un oscuro scrutaredi Philip K. DickLos Angeles, 1994: una droga misteriosa, la sostanza M, invade il mercato seminando follia e morte. La sua origine è ignota come la sua composizione e l’organizzazione che la diffonde. Bob Arctor, agente della sezione narcotici, si infiltra fra i tossici che ne fanno uso, per scoprire chi dirige le fila del traffico illegale: un abito speciale nasconde ai colleghi la sua identità e una sofisticata apparecchiatura elettronica gli consente addirittura di spiare sé stesso nella sua nuova condizione di drogato. Bob giungerà alla verità solo dopo essere sprofondato nel buio e nella disperazione della dipendenza. Un romanzo di straordinaria potenza emotiva, dedicato idealmente a quella generazione che dopo aver sognato un mondo diverso ha scoperto il baratro delle dipendenze e dell’annullamento di sé. Canto del cigno di una generazione, “Un oscuro scrutare” è una vetta amara e lirica dell’opera di Philip K. Dick, e allo stesso tempo un romanzo sospeso tra giallo e fantascienza, ambientato in un futuro dominato dalla tecnologia e dalla manipolazione sociale.Citazioni[...] Gli prese la mano e gliela strinse, trattenendola un po’ nella sua; e poi, d’improvviso, la lasciò ricadere. Ma la sensazione di quel reale contatto con lei indugiò nel suo cuore. Quel contatto rimase. In tutti quegli anni della vita che sarebbero sopraggiunti, quei lunghi anni senza di lei, senza poterla vedere o soltanto poter sentire o sapere di lei, se fosse viva o addirittura felice o morta o quant’altro mai le sarebbe potuto accadere, quel contatto gli sarebbe rimasto racchiuso dentro, sigillato, e non sarebbe mai, mai più andato via. [...][...] L’abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. [...] [...] A volte ciò che ti guarda dagli occhi di una persona è qualcosa che è già morto, forse sin dall’infanzia. Quella cosa morta lì dentro continua a guardare. Non è soltanto il corpo che ti guarda con niente al suo interno; c’è qualcosa lì dentro ma è una cosa morta, e semplicemente continua a guardare e a guardare, senza riuscire a smettere di farlo. [...] [...] Strano come un delirio persecutorio riesca di tanto in tanto a incontrare, per quanto brevemente, la realtà. [...] 
L’autore: Philip K. Dick [Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982] La fama di Dick, noto in vita esclusivamente nell’ambito del genere fantascientifico, crebbe notevolmente dopo la sua morte, anche in conseguenza del successo del film del 1982 Blade Runner liberamente ispirato al suo romanzo Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?, del 1968). Negli anni Ottanta divenne un vero e proprio scrittore di culto, venendo così “rivalutato” come un autore postmoderno precursore del cyberpunk e, per certi versi, antesignano dell’avantpop. I molteplici studi critici che gli sono stati dedicati negli anni lo collocano ormai tra i classici della letteratura contemporanea; temi centrali dei suoi visionari romanzi sono la manipolazione sociale, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del “falso”, l’assuefazione alle sostanze stupefacenti e la ricerca del divino.