Fata Morgana ODV

Intermezzo musicale


THE GHOST OF TOM JOAD, del 1995, è il brano che dà il titolo al quindicesimo album di Bruce Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska".È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine. Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello e, sempre in duetto, con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).*****************Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, "The Grapes of Wrath", uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia come Furore. Dal libro John Ford ha tratto uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Woody Guthrie scrisse la sua ballata Tom Joad quasi dieci anni prima che il boss venisse al mondo, ma anche altri folksinger prima di Springsteen si erano ispirati al personaggio."La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata, è l´epopea della biblica trasmigrazione della famiglia Joad, assieme ad altre centinaia di poveracci, dall´Oklahoma attraverso il Texas Pandhanle, il New Mexico e l´Arizona, lungo le famosa Route 66 che conoscerà altre storie letterarie (Kerouac, fra gli altri), fino alla California, «il paese del latte e del miele», in cerca di un modo di vivere. Ci troveranno solo il modo di sopravvivere: paghe da fame, padroni terribili, lavori da schiavi. Sono gli anni della Grande Depressione, e, se non vogliamo ricorrere a John Ford, possiamo immaginarci i Joad con gli stessi volti dei disperati ritratti da Dorothea Lange e da Walker Evans, cotti dal sole e dal vento della Dust Bowl - come vennero soprannominate una volta per tutte, anche quando tornarono alla quasi normalità, quelle zone, dopo le spaventose siccità di quegli anni, che le aveva rese un deserto di polvere e di tempeste di sabbia - , smagriti da un regime di lavoro che non bastava neanche lontanamente a nutrirli, e non si dica a farli vivere." (Irene Bignardi, da La Repubblica)Ma non è questa la storia che Springsteen vuole raccontare: Tom Joad è un fantasma ancora presente nell'America di oggi, come se sessant'anni dopo, ben poco fosse cambiato. Dice Springsteen: "La maggior parte delle cose che ho scritto riguarda l'America di oggi, anche se trovano le loro origini nel passato. Anche la canzone di Tom Joad non è storica, ma è sull'America degli anni '90" (intervista di Gino Castaldo, da "Il Venerdì" di Repubblica, 5 aprile 1996)L'autostrada, luogo simbolo del sogno americano, esaltato dalla generazione beat, è ancora viva, ma è popolata da gente senza speranza, il cui destino è un fuoco acceso sotto un ponte per scaldarsi. I Tom Joad di oggi sono forse messicani, le nuove vittime di un Nuovo Ordine Mondiale ancora affollato di poliziotti che picchiano, bambini che piangono per la fame, gente senza lavoro e senza libertà. Benvenuti.Sul piano letterario, Springsteen si inserisce nella crescita mitica della figura di Tom Joad da Steinbeck in poi. Nel romanzo di Steinbeck, il personaggio dice che "siamo tutti una grande anima"; il suo discorso alla madre è poi seguito da un lungo, sentimentale finale umanitario.Nel film di Ford, la storia si ferma qui, nel momento in cui Tom Joad annuncia alla madre la sua scelta. Lo stesso avviene nella ballata di Woody Guthrie, dove Tom Joad dice però che "tutti potremmo essere una grande anima": dagli echi dell'Oversoul originario emersoniano passiamo alla possibilità di una solidarietà, da costruire (non a caso, Woody Guthrie ha chiamato Joad uno dei suoi figli). In Springsteen, infine, Tom Joad è diventato un fantasma ­ una traccia dell'incancellabile presenza e resistenza della memoria, che sta alla Depressione ed ai rapporti di classe in modo non dissimile da come la Beloved di Toni Morrison sta alla schiavitù ed ai rapporti di genere e razza.Le immagini da anni Trenta ­ da Furore a L'imperatore del Nord ­ di vagabondi e profughi della depressione, si illuminano di colpo della luce livida del presente: la strofa di soli gerundi rinvia all'atemporalità di Whitman; gli elicotteri sopra la collina sembrano quelli di Apocalypse Now e il poliziotto che picchia sovrappone all'immagine del predicatore Casey di Steinbeck quella di Rodney King, simbolo della Los Angeles e della California odierna, dove questo disco è stato composto.Questa era la terra promessa per i protagonisti del romanzo di Steinbeck, la fine della strada (e qui Springsteen ironizza anche sui suoi miti precedenti della "promised land"). Adesso, è l'orlo dell'abisso. È un paradosso che il confine sia varcato verso il Nord da braccianti e spacciatori messicani in cerca del mito americano, e verso il Sud da esuli, vagabondi, sognatori e criminali nordamericani in cerca di alternative assurde all'assurdo e all'insensatezza della realtà (Highway 29). Ma non è un paradosso che, in un caso e nell'altro, le storie finiscano con la morte.I profughi, gli esuli, i vagabondi californiani di Bruce Springsteen non sono O. J. Simpson, la cui fuga finisce nell'ambigua gloria dei riflettori.Alessandro Portelli*****************THE GHOST OF TOM JOADMen walkin' 'long the railroad tracksGoin' some place, there's no goin' backHighway Patrol choppers comin' up over the ridgeHot soup on a campfire under the bridgeShelter line stretchin' round the cornerWelcome to the new world orderFamilies sleepin' in their cars in the southwestNo home, no Job, no peace, no restThe highway is alive tonightBut nobody's kiddin' nobody about where it goesI'm sitting down here in the campfire lightSearchin' for the ghost of Tom JoadHe pulls prayer book out of his sleepin' bagPreacher lights up a butt and takes a dragWaitin' for when the last shall be first and the first shall be lastIn a cardboard box 'neath the underpassGot a one way ticket to the promised landYou got a hole in your belly and a gun in your handsleeping on a pillow of solid rockBathing in the city aqueductThe highway is alive tonightWhere it's headed everybody knowsI'm sittin' down here in the campfire lightWaitin' on the ghost of Tom JoadNow Tom Said; "Mom, wherever there's a cop beatin' a guyWherever a hungry new born baby criesWhere there's a fight 'gainst the blood and hatred in the airLook for me mom I'll be thereWherever there's somebody fightin' for a place to standOr decent job or a helpin' handWherever somebody's strugglin' to be freeLook in their eyes mom you'll see me."Well the highway is alive tonightBut nobody's kiddin' nobody about where it goesI'm sitting down here in the campfire lightSearchin' for the ghost of Tom Joad IL FANTASMA DI TOM JOAD (versione italiana di Alessandro Portelli)Uomini a piedi lungo i binaridiretti non si sa dove, non c'è ritorno;elicotteri della stradale che spuntano dalla collina,minestra a scaldare sul fuoco sotto il ponte,la fila per il ricovero che fa il giro dell'isolato:benvenuti al nuovo ordine mondiale.Famiglie che dormono in macchina nel SudovestNé casa né lavoro né sicurezza né pace.La strada è viva staserama nessuno si illude su dove va a finiresto qui seduto alla luce del falòe cerco il fantasma di Tom Joad.Tira fuori un libro dal sacco a peloil predicatore accende un mozzicone e fa una tirataaspettando il giorno che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimiin uno scatolone di cartone nel sottopassaggioho un biglietto di sola andata per la terra promessahai un buco in pancia e una pistola in manodormi su un cuscino di sassoti lavi nell'acquedotto municipale.La strada è viva stanottema dove va a finire lo sappiamo tutti;sto qui seduto alla luce del falòe aspetto il fantasma di Tom Joad.Diceva Tom: "Mamma, dovunque un poliziotto picchia una personadovunque un bambino nasce gridando per la famedovunque c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'ariacercami e ci sarò.Dovunque si combatte per uno spazio di dignitàper un lavoro decente, una mano d'aiutodovunque qualcuno lotta per essere liberoguardali negli occhi e vedrai me".La strada è viva staserama nessuno si illude su dove va a finiresto qui seduto alla luce del falòassieme al fantasma del vecchio Tom Joad.