Fata Morgana ODV

Gruppo di Lettura Fata Morgana


Cari amici del Gruppo di Lettura Fata Morgana,nel corso di questo mese leggeremo "Furore" di John Steinbeck.Il prossimo incontro si terrà venerdì 4 novembre alle ore 21:00 presso la Biblioteca Comunale di Civitella d'Agliano (piazza del Municipio - fraz. San Michele in Teverina).Buona lettura a tutt*! :) 
 FuroreJohn Steinbeck                                                                                                               “È un romanzo molto lungo, il più lungo che Steinbeck abbia scritto, eppure si legge come se fosse stato composto in un lampo, strappato dalla macchina da scrivere e consegnato al pubblico come un ultimatum”.Romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell’uomo contro l’ingiustizia Furore è considerato uno dei più bei romanzi della letteratura americana del Novecento. Ha vinto il National Book Award, il Premio Pulitzer ed ha svolto un ruolo significativo per fare guadagnare all’autore John Steinbeck il premio Nobel per la Letteratura nel 1962.Il libro ripercorre l’odissea di Tom Joad e della sua famiglia, contadini dell’Oklahoma costretti dalla fame e dalla miseria a lasciare la loro terra e in marcia lungo la Route 66 verso California, “terra promessa” per migliaia di americani, e ci rende lo spaccato di un Paese stremato dalla Grande Depressione, in cui pochi profittatori accumulano fortune attraverso lo sfruttamento inumano e violento di masse sempre più ingenti di popolazione e in cui ogni tentativo di ribellione viene soffocato nel sangue da un potere che la malavita va velocemente sottraendo agli organi istituzionali. Da Furore venne tratto il capolavoro cinematografico omonimo di John Ford  (1940), al cui adattamento lavorò lo stesso Steinbeck.Per l’edizione italiana del testo segnaliamo in particolare quella proposta nel 2013 dalla casa editrice Bompiani, con una nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni, che riconsegna ai lettori il vigore e la modernità della scrittura dell’autore. L’autore: John Steinbeck [Salinas, 27 febbraio 1902 – New York, 20 dicembre 1968] John Steinbeck è uno dei massimi esponenti della letteratura americana e mondiale. La sua produzione narrativa, fortemente radicata nella tradizione realistica e animata da forti contrasti, resta uno degli esempi più significativi del cosiddetto “romanzo proletario” degli anni della grande depressione, intriso di genuina passione per la sorte dei diseredati, per le loro forme di organizzazione e di lotta per la sopravvivenza. È considerato inoltre uno degli autori più rappresentativi della cosiddetta “Generazione perduta”. Il suo primo romanzo è Cup of gold (1929; trad. it. La santa rossa, 1947), cui seguirono i racconti di The pastures of heaven (1932; trad. it. I pascoli del cielo, 1940) e il romanzo di ambientazione rurale To a god unknown (1933; trad. it. Al Dio sconosciuto, 1946). Il periodo più fecondo della carriera coincide con la seconda metà degli anni Trenta, quando appaiono i suoi romanzi più noti, da Tortilla Flat (1935; trad. it. Pian della Tortilla, 1939), che ne determinò il successo, a In dubious battle (1936; trad. it. La battaglia, 1940), da Of mice and men (1937; trad. it. Uomini e topi, 1938) a The grapes of wrath (1939; trad. it. Furore, 1940), considerato il suo capolavoro. Nel corso della Seconda guerra mondiale fu cronista di guerra per il “New York Herald Tribune”, gli articoli scritti in quel periodo verranno poi raccolti nel volume Once there was a war, e successivamente fu inviato in Russia con il fotografo Robert Capa, da quell’esperienza deriva A Russian Journal. Vincitore del National Book Award e del Premio Pulitzer per Furore nel 1940, nel 1962 venne insignito del Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Per le sue scritture realistiche e immaginative, che uniscono l’umore sensibile e la percezione sociale acuta”. Nel 1964 il Presidente statunitense Lyndon B. Johnson gli conferì la Medaglia presidenziale della libertà.