A capo chino

Percorsi di un'anima in viaggio

 

AREA PERSONALE

 
L’abitudine

L’abitudine è la più infame delle malattie
perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia,
qualsiasi dolore, qualsiasi morte.

Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portar le catene, a subir ingiustizie,
a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.

L’abitudine è il più spietato dei veleni
perché entra in noi lentamente, silenziosamente,
cresce a poco a poco
nutrendosi della nostra inconsapevolezza
e quando scopriamo di averla addosso
ogni fibra di noi s’è adeguata,
ogni gesto s’è condizionato,
non esiste più medicina che possa guarirci.

(Oriana Fallaci, Un Uomo)



 

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Post N° 206

Post n°206 pubblicato il 06 Luglio 2008 da A_Capo_Chino_x

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/07/08 alle 00:31 via WEB
:_(
 
Capo_Branco
Capo_Branco il 07/07/08 alle 21:00 via WEB
Master...Maestro...colui che insegna, ma cosa? La realtà di una vita, la visione di una vita e di un metodo di comportamento? Siamo umani, quindi fallibili, nessuno è infallibile, ma se un Master sbaglia coinvolge nel suo errore anche e specialmente chi dovrebbe imparare da Lui, e quindi viene meno alla sua figura. Mi piacerebbe sapere come si comportano i vari Master di fronte ai propri, inevitabili, errori. Personalmente...spero di imparare da essi, per non ripeterli. E ...Voi? Un saluto.
 
 
Oeil.du.Maitre
Oeil.du.Maitre il 08/07/08 alle 00:21 via WEB
credo che sia inevitabile il fatto di imparare dai propri errori, ma spesso, se fatti da un Maestro, che sia realmente tale, hanno proporzioni inimmaginabili, non è difficile che se un Maestro che sbaglia, venga buttato alle ortiche tempo speso per l'insegnamento, ed allora si deve ricominciare da capo stando sempre attenti alla forma ed al metodo. a me è successo di sbagliare, e quando è successo, è come se si sia rotto un vaso, puoi incollarne i cocci, ma il vaso non sarà più lo stesso.... per cui spesso, cerco di procedere a piccoli passi tastando attentamente il terreno... distinti saluti Oeil du Maitre.... Madame A_Capo_Chino.... un saluto anche a te...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/07/08 alle 10:07 via WEB
Sono perfettamente d'accordo, come anche sul fatto che le cose da riparare, le cose di cui prendersi cura sono le più preziose, le più importanti, e che vanno, appunto , trattate con cura e con cautela, e con "dedizione". E non è detto che "il vaso non è più lo stesso", o perlomeno non in senso lato, ovvero, dalle crepe e dalla cura che ci si mette a rimettere insieme i pezzi può nascere un qualcosa di diverso, forse, perchè no, migliore o più "maturo" di prima. Ti ringrazio della tua importante risposta, anche perchè dettata dall'esperienza. Un Saluto Un Capo_Branco con problemi di login...
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/07/08 alle 20:29 via WEB
può essere più maturo o migliore, ma a mio parere viene a mancare un certo tipo di poesia, viene a mancare quell'affiatamento che esisteva, viene a mancare più di tutto, la fiducia che deve per forza vivere in un rapporto del genere, e questo, purtroppo, la maggior parte delle volte scatena un'onda lunga che distrugge il tutto.... anche se non sempre è così, ma questo è semplicemente il mio pensiero, mi piacerebbe leggere anche l'intervento di qualche slave che ha avuto questa esperienza e leggere da loro cosa è e come è cambiato nel loro rapporto.... saluti distinti.... Oeil du Maitre
 
A_Capo_Chino_x
A_Capo_Chino_x il 09/07/08 alle 23:22 via WEB
Mi permetto di inserirmi in questo interessantissimo dibattito per fare qualche piccola considerazione. Gli errori, soprattutto se sono grandi, minano inevitabilmente un rapporto, di qualsiasi natura si tratti. Rapporti tra amici, tra innamorati, persino tra genitori e figli. In un rapporto D/S ciò è ancora più evidente. Un errore comporta inevitabilmente delle conseguenze, a volte insanabili. Nascono sentimenti di rabbia, rancore, ma, soprattutto, viene a incrinarsi quella fiducia che è fondamentale in ogni rapporto. Più che mai in questo genere di relazione. E allora cosa succede? Che fare? Ogni situazione è un caso a sé, certo, ma se si prende coscienza di cosa si è sbagliato, del perché, e, con grande sincerità, coraggio nel mettersi in discussione, e determinazione a voler ricostruire da entrambe le parti, si riesce, alla fine, a superare ciò che è successo. Con ciò non voglio dire che si debba dimenticare, anzi. Ciò che è successo va ben ricordato per evitare di rifare gli stessi sbagli, anche perché molto difficilmente il rapporto reggerebbe a un secondo grande errore, ma se le fondamenta e i sentimenti sono ben saldi è possibile portare avanti qualsiasi tipo di rapporto. La poesia...non so cosa possa succedere sul lungo periodo, ma credo che la poesia nasca da ciò che si prova l’un l’altro, che sgorghi dal cuore, dalla necessità di ascoltare una voce, di perdersi in uno sguardo, di donarsi e trovare la propria felicità e la propria essenza solo accanto a quella persona. A quella e a nessun altra. Ma affinché ciò possa verificarsi ci vogliono, ripeto, sentimenti e fondamenta solide. E tanto tanto impegno da entrambe le parti. My Lord, Maestro, Vi ringrazio di cuore per aver arricchito il mio piccolo blog con una discussione così importante, interessante e utilissima per poter riflettere e crescere. Un grande e grato sorriso a Entrambi :)
 
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Data di creazione: 13/01/2008
 
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