Coperte di Carta

...friends


Da alcuni giorni continuano ad arrivare richieste di amicizie "virtuali", proposte di inserimento nell'elenco dei blog amici.Questo non può che farmi felice. Perché vuol dire che forse non scrivo così malaccio, nonostante le continue
rampogne che ai tempi della scuola mia madre era solita ripropormi ogni volta che c'era da elaborare un riassunto o un tema. E forse significa anche che, inaspettatamente, riesce a passare qualcosa di me, del mio essere. Di sicuro un po' dipende anche dal fatto che in quest'ultimo periodo mostro una maggiore assiduità. Quella attuale è la fase di maggiore frequentazione del blog. Ritmi così continui forse li ho sostenuti solo in principio, all'apertura del primo blog.A parte tutto - qualcuno conosce già i miei continui assilli - questo post vuole solo ribadire che alcuni degli astanti, che ho avuto il piacere di incrociare in rete, desidererei non fossero solo confidenti virtuali.Lo ammetto. Da quando sono a Roma non sono ancora riuscito a frequentare persone per così dire assonanti con la mia indole. Si, contatti ci sono. Gente semplice, senza troppi problemi esistenziali, almeno all'apparenza. Ma un vero rapporto di amicizia, di profonda ed intima confidenza non esiste ancora. Tranne il caso particolare di G. che mi porto dietro da Torino, passando per la fredda lombardia e che ora vive vicino Roma (oramai lo conosco da 18 anni).Molte frequentazioni, un solo amico vero. Probabilmente in parecchi si rendono conto di questo mio sentirmi non appagato dalla loro compagnia. E' un discorso strano. Difficile da spiegare. Se lo facessi ora rischierei di essere frainteso.Allora rimando le confidenze a qualche amico/a virtuale che vorrà manifestarsi nella vita reale.;) il Re-al-Re-ggente