Coperte di Carta

...avanti tutta, indugiando sui particolari


Leggendo un libro nella metro rimango colpito da una singolare teoria. L'autore, per il tramite della voce narrante, si chiede quale sia stata nella sua vita la direzione prevalente. Nord? Ovest? Oppure Sud-est?Io non ho vissuto come lo scrittore nella stessa città di nascita, e mi trovo in difficoltà ad individuare una direzione predominante. Come intuirla? Dalla esposizione delle finestre e dei balconi nelle case abitate?
Dalla posizione di tavoli, letti e scrivanie? Ad un'apolide come me, che ha girato per l'Italia in lungo e in largo, risulta davvero complicato capire quale sia la direzione da intraprendere che offre sempre maggiori garanzie.Di dicuro, ad una domanda sipposta non saprei rispondere.Potrei concludere, però, che ho cercato sempre di guardare avanti. In macchina era una scelta obbligata per non stare male. Guai a distrarsi, soprattutto lungo le tortuose strade del Gargano. Tanto che riesco ad avere il pieno controllo del mio stomaco poco tollerante solo da quando sono io a guidare l'auto. Sarà da qui, forse, che parte la mia naturale voglia di cercare sempre qualcosa più in là. Di spostarsi sempre più avanti, anche a velocità ridotta.Guardare avanti dicevo, e guardare con attenzione. Forse perché sono miope, per cui ho bisogno di osservare le cose da molto vicino. Per poterne percepire la sostanza e non accontentarmi dell'involucro. :)il-Re-inmoto