Coperte di Carta

... questione di punti e di accenti


Era tanto che non venivo assorbito così intensamente dalla lettura. Di solito non leggo molto, soprattutto d'inverno.Come le formiche accumulo libri nella stagione invernale per consumare le scorte quando fa caldo. E a dire il vero era un po' che non mi davo alla lettura con tanto trasporto.In molte cose faccio così. Nella musica attraverso periodi in cui rifiuto l'ascolto dei CD per sentire solo la radio, per lo più in auto. Alla televisione è difficile che veda la terza edizione di un qualunque programma.Così, anche per i libri, mi capitano fasi alterne. In questo periodo casualmente ho scoperto un nuovo filone della narrativa italiana, a me pressoché sconosciuto.Di ritorno dalle vacanze in sardegna mia sorella, a cui restituisco finalmente l'eleganza del riccio, mi consegna una busta piena di libri. Una quindicina. Non sono uso sceglierlo per il colore della copertina come pare da un'indagine di mercato faccia la stragrande maggioranza degli acquirenti (la copertina al massimo può colpire l'occhio ma per me è il titolo quello che a
ttrae maggiormente). Per cui, dopo una selezione di alcuni minuti mi ricasca, non proprio entusiasticamente, lo sguardo sul sottotitolo una notte a Bari. Leggo la trama. Capisco che forse la storia è scopiazzata da sceneggiature cinematografiche come quella del film tutto in una notte. Alla fine prendo il libro per cominciare a leggerlo, con un certo velo di scetticismo.Ed invece scopro un autore arguto, sarcastico, che con quella storia mi dà la possibilità di conoscere meglio una città bella e particolare come lo è Bari, frequentata da giovane solo nelle sue direttrici centrali.Il libro termina dopo qualche giorno e mia sorella mi fa capire che non è il best seller di quell'autore, bensì debbo comprare ragionevoli dubbi, quello che sto per finire ora.Non so se vi capita. A me è già successo. Leggendo alcune trame, alcuni autori - vuoi per la scorrevolezza dello scrivere o per l'affinità dell'esprimersi - ci si immerge così tanto nella storia che sembra quasi di viverla a fianco del protagonista, dell'avvocato Guerrieri.E la storia, soggetto di alcuni film tv, ti prende così tanto da farti venire voglia di andare in tribunale a vedere un processo vero, con testimoni, giudici ed imputati in carne ed ossa.Si, dovrò trovare il modo di fare questa esperienza... per vedere se davvero esistono avvocati come lui.:)il Re-censore