Creato da LuanaLaBebisitter il 01/10/2010

Pensieri e parole

....per dire di me

 

BIANCO E NERO

Post n°7 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da LuanaLaBebisitter
Foto di LuanaLaBebisitter

Cammino sulla battigia. Ascolto musica con le cuffie e il mio passo segue il tempo delle canzoni che sento. Sono sola in mezzo alla gente, sola, in mia compagnia. Porto a spasso il mio culo e le mie tette coperti da un bikini arancione. Cammino fiera, e intanto i miei occhi verdi guardano...scrutano ogni uomo che possa essere anche solo minimamente interessante. Forse il mio segreto sta tutto lì, nei miei sguardi. Non mi ritengo bella, però piaccio. E pur essendo separata e single....non mi mancano gli uomini.

Mi chiedo perché....che cos'ho che possa attrarre inizialmente....e mi rispondo che devono essere gli sguardi. Sono un po' come un uomo che guarda le donne....Forse di donne che guardano gli uomini non ce ne sono molte, e questo deve colpire....

Cammino fino alle dune. E' un sabato di fine maggio, alle dune c'è poca gente anche in agosto, quindi ora è il luogo adatto per distendermi al sole in santa pace, lontano da occhi indiscreti. Per prendere il primo sole decido di mettermi in topless. Mi sdraio sul mio asciugamano, tolgo il reggiseno, mi metto la crema e mi lascio cullare dal sole e dal vento primaverile. Non sono abituata a stare in topless,  e questa cosa la trovo eccitante...Infatti a un certo punto mi siedo, e con le dita mi procuro piacere, soffocando i miei gemiti, anche se comunque di gente ce n'è davvero poca, e tutta in lontananza. Arrivo all'orgasmo in un baleno, poi mi sdraio di nuovo, assaporando le mie dita. Il sole scalda la mia pelle, arriccio le mutande fino quasi a vedere i peli del pube (più carne scopro e più mi abbronzo)....poi sento la tua voce "Ciao bella, vuoi comprare qualcosa?". Cavoli!!!! Mi vergogno come una ladra e in un baleno mi siedo, tirando su le gambe così da coprire il mio seno con le ginocchia....Sono praticamente nuda davanti a te....così nero: un senegalese che vende borse in spiaggia. Penso che il mio seno è parato solo dalle ginocchia e dal mio imbarazzo, e so che le mie mutande così rigirate lasciano vedere anche un po' del mio culo.....Porca miseria. Ma qui non c'era nessuno....Dalla riva dovevi venire proprio fin quassù per importunare me?

Ti dico che non mi serve niente, ma tu non te ne vai....Rimani qui e mi parli, mi chiedi tante cose, perfino se sono sposata o no e se sono mai stata con uomini stranieri....Dopo un po' mi suoni così familiare che il mio imbarazzo viene meno (anche se continuo a coprirmi perché con voi senegalesi non si sa mai come comportarsi). Mi chiedi il mio numero di cellulare, non te lo lascio, ma tu mi lasci il tuo....

Non ti ho chiamato, e quando ti ho visto di nuovo in spiaggia due settimane dopo, in un altro posto e coperta dal costume, tu mi hai detto che avrei dovuto chiamarti e che volevi uscire con me. Ti ho fatto uno squillo e così ti ho lasciato il mio numero.....Lo sapevo che prima o poi avrei ceduto....Ne combinassi mai una giusta!!!

Poi una sera siamo usciti. Tu, che non hai un'auto, mi hai chiesto di passare a prenderti davanti alla stazione. Anche se in spiaggia non ti vesti con ridicoli abiti come qualcuno dei tuoi colleghi, temevo che saresti arrivato all'appuntamento coi vestiti da lavoro, sudato e sporco....Cavoli, che pensieri razzisti....ma era quello che pensavo (scusami).

Invece quando ti ho visto eri davvero bello. Nerissimo, col tuo sorriso bianchissimo, vestito come un 29enne dei "nostri". Sono scesa per salutarti e profumavi....mamma mia che scia hai lasciato nel mio naso. Siamo andati a fare un giro....poi mi hai detto che ti piaccio, che ti batte il cuore quando mi vedi o mi pensi (anche se ho 14 anni più di te), e che vuoi star con me. Ti ho detto fin da subito che fra me e te non ci può essere storia, perché tu hai tutti i diritti di farti una famiglia, mentre io in quel senso ho già dato.

Poi quel bacio.....Ci siamo guardati....io che ti dicevo che sei così nero, tu che mi dicevi che sono troppo bianca....Già, c'è sempre l'altro punto di vista.

Non avevo mai baciato un uomo di un'altra razza, tu sei stato il primo e l'unico....Quando ti ho accompagnato a casa abbiamo fatto sesso in auto e mi hai fatto stare davvero bene...

Mi guardi con quegli occhi dolci. Vorresti...tante cose, ma io non sono per te. Ti voglio bene e ti auguro di trovare una donna che ti ami come meriti.

Penso a tutte quelle persone che dicono frasi del tipo "i negri mi fanno paura", ma io so che tu sei così bravo e affettuoso, e pure generoso. Con qualcuno dei "nostri" ho dovuto pure offrire la cena qualche volta, invece tu, pur vivendo una vita fatta di cose semplici, hai voluto pagare il conto del ristorante quell'unica volta che abbiamo cenato insieme...Sei più signore di tanti "signori".

Ancora mi chiami, vuoi che ti venga a trovare prima che tu parta per il Senegal per un viaggio che durerà un paio di mesi...Vorrei, ma non posso....non è giusto, sei troppo coinvolto e non voglio approfittare di te.

Con la mente penso alla tua pelle così liscia, alla sensazione strana che hai provato quando hai toccato la mia pelle piena di brividi e, impaurito, mi hai chiesto cosa mi stesse succedendo...non hai mai avuto i brividi in vita tua (e non sai cosa ti perdi) e non capivi questo "cambiamento" della mia pelle....Torno col pensiero al liscio e al nero della tua pelle, al bianco del tuo sorriso e dei tuoi occhi, al suono della tua stupenda risata e ai modi di dire livornesi che hai imparato in questi due anni di permanenza qui....Boia deh, sei una stupenda persona. Grazie per quello che mi hai dato.

 
 
 

PASSIONE

Post n°6 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da LuanaLaBebisitter
Foto di LuanaLaBebisitter

Un giorno è accaduto: eri dietro di me, come sempre, all'improvviso mi hai girata e per la prima volta ti ho visto. Poi la tua testa fra le mie gambe, e ho finalmente toccato i tuoi capelli, il tuo viso, le tue spalle...Che emozione!!! Sentivo i tuoi morsi sulla mia coscia e sul pube...Sono io a chiederti di mordermi, a volte te lo chiedo con la bocca e a volte col pensiero....Tu ormai lo sai, sai benissimo che mi piace, e mi mordi...affondi i tuoi denti nella mia carne, ovunque...Io urlo di piacere, e ti appartengo.

La tua testa fra le mie gambe, poi ti sei sollevato. Mugolavo, ero in attesa della tua prossima mossa, non volevo che ti fermassi, e con dolcezza hai posato la tua bocca sulla mia. La tua lingua sulle mie labbra per farmi assaporare il mio sapore....Non ho resistito e ti ho baciato....Non ce la facevo più, da mesi lo volevo...E' stato un attimo, un attimo in cui hai risposto al mio bacio, poi ti sei tirato indietro. Lo so che vuoi mettere un freno a tutto questo, continui a dirlo, ma il mio corpo ti brama....così come il tuo brama il mio.

E' una piacevolissima tortura....Finché non mi avevi toccata non potevi sapere come sono in realtà, né io potevo immaginare quanto bruciasse il fuoco dentro di te...Siamo troppo simili, mi rendo conto che io non sono mai sazia di te, e anche se sappiamo che dovremmo smetterla...nessuno dei due lo vuole realmente.

Se io fossi stata una donna come tante, la prima volta che hai osato toccarmi...ti avrei detto di tenere a posto le mani. Ma io sono IO, e ti ho lasciato fare...perché sento che le tue mani sono al loro posto se sono sul mio corpo....

In piedi davanti a me...io che ti abbracciavo, la tua testa fra i miei seni, la mia lingua sul tuo orecchio, il tuo respiro nel mio orecchio, le tue mani sul mio sesso....poi ti ho baciato, un bacio rapido ma appassionato....la tua voce che mi ha detto che dobbiamo frenarci...ma continuavi, e continuavi....come se tu fossi due persone diverse: il tuo cervello ti dice una cosa, il resto di te ne fa e ne desidera un'altra. E' dura combattere col cervello, eh?

Mi hai chiesto di baciare il tuo sesso...e l'ho fatto con vero piacere. Finalmente la mia bocca si è aperta per te....e ora so che anche il tuo sapore mi piace....dannazione!!! La mia bocca avida ti ha assaporato appena, volevo continuare ma tu hai detto che era meglio di no....ti ho tirato su i boxer, ti ho baciato l'inguine, poi ti ho alzato la maglia e ti ho leccato fino al petto, annusandoti come se avessi dovuto imprimere il tuo odore fino in fondo all'anima.....

Sapevamo che era tardi, dovevamo andar via entrambi, ce lo sussurravamo a vicenda, ma la furia della nostra passione ce lo impediva....Le tue mani stringevano le mie natiche, il mio abbraccio ti avvolgeva, mi aggrappavo a te per sentirti "mio" ancora per un momento...Poi ti ho chiesto scusa per essermi lasciata un po' andare, ti ho spiegato che fino ad allora non avevo mai preso l'iniziativa perché rispettavo il tuo trattenerti, ti ho detto che per me è dura dover resistere...e tu mi hai detto che non devo scusarmi e che tutto questo piace anche a te....anche se il tuo cervello non riesce ancora a lasciarsi andare completamente.

Chissà cosa ci riserverà il domani....So solo che ti sento dentro, ti vedo su di me in ognuno dei lividi che mi hai procurato...nel mio naso ho il tuo odore, nella mia testa un solo pensiero: TE!!

Se tutto questo è un peccato...non mi importa. Come dice il proverbio "ogni lasciata è persa", per cui voglio godere di ogni attimo che mi sarà concesso di dividere con te. Ti aspetto, ti voglio, ti provocherò ogni volta che ti avrò vicino e sorriderò, come faccio sempre, quando il tuo corpo sarà incollato al mio.

 

 
 
 

E' UNA VITA CHE TI ASPETTO

Post n°5 pubblicato il 23 Ottobre 2010 da LuanaLaBebisitter
Foto di LuanaLaBebisitter

Son passati anni, e ricordo che stavo male in quel periodo. Ti ho conosciuto nel mondo virtuale in un momento in cui vivevo una storia sbagliata con un uomo che non faceva per me; non eravamo decisamente fatti l'uno per l'altra, ma stavamo insieme per riempire il vuoto che era in noi....Di quella storia sbagliata ricordo poco, sinceramente non mi interessa ricordare niente di più di quel mio occhio viola che ho sfoggiato per una quindicina di giorni dopo la fine del nostro rapporto e che non mi donava granché....

E' stato allora che ho intensificato il rapporto epistolare con te che eri sempre così carino nei miei confronti. In seguito abbiamo iniziato a sentirci al telefono....La tua voce non era esattamente il tipo di voce che adoro in un uomo, ma mi metteva pace. Ci sentivamo tutte le sere, parlavamo e ridevamo tantissimo, e abbiamo scambiato le nostre emozioni, senza però scambiarci mai una foto.... Ricordo quella sera in cui hai preso la chitarra e hai cantato per me al telefono....Quando hai finito di cantare hai sentito nel silenzio i miei singhiozzi. Piangevo come una bambina....io che adoro l'uomo musicista, finalmente avevo trovato qualcuno che suonava e cantava per me. Che bello!!! E tu eri altrettanto felice perché sapevi di aver provocato emozioni con la tua musica, cosa che non riuscivi a fare con la tua fidanzata del momento.

Abbiamo iniziato a tenere un diario. L'idea è stata mia: l'ho comprato, ho scritto una lettera per te, riportandoci le mie emozioni per la mia nuova vita a colori....e poi te l'ho dato. Ma siccome non dovevamo vederci, appena mi hai squillato al cellulare per dirmi che stavi arrivando, ho messo il diario in quella scatola e l'ho lasciato davanti al mio portone. Era il tuo turno, dovevi scriverci tu, e dopo averlo tenuto per qualche giorno e averci annotato le tue emozioni, l'hai riportato da me.

Quante sensazioni stupende mi hai fatto provare......

Ricordo quando ci siamo sposati davanti alla luna, sempre senza esserci ancora visti. Ti avevo messo un braccialetto in una busta, e ne avevo comprato uno uguale per me. Eravamo al telefono, hai aperto la tua busta e l'hai visto lì....Ce lo siamo messo al polso nello stesso istante, e da allora abbiamo avuto un simbolo del sentimento che provavamo l'uno per l'altra e che in quel momento ci faceva star bene.

Poi la mia idea.....Volevo far l'amore con te, tu impazzivi per me, ma avevamo paura. E se non ci fossimo piaciuti? Sarebbe crollato tutto quello che era nato fino a quel momento. E così ti proposi una cosa intrigantissima........................................................

 

Quel giorno ricevetti una composizione di fiori con un bigliettino dove c'era scritto  "E' una vita che ti aspetto". Tu, appassionato lettore dei libri di Fabio Volo, avevi rubato per me quella frase che mi emozionò non poco. Fremevo all'idea di poterti finalmente incontrare....

E quella sera arrivò..........

 

Un cd di Raf, il nostro album, a far da sottofondo....buio completo, poi il campanello. Ho aperto la porta, sei entrato al buio e ti sei richiuso la porta alle spalle, poi sono arrivata vicino a te. Non ti vedevo, ma ti toccavo. Le tue mani erano finalmente lì, le tue labbra sulle mie, quell'abbraccio tremante.........e Raf che cantava la nostra canzone.....Ero felice, tu lo stesso....Siamo andati in camera mia, i nostri corpi si sono conosciuti, abbiamo fatto l'amore....i nostri sensi erano coinvolti tutti quanti, tranne la vista. Non so quanto siamo stati insieme, ma quando ti sei rivestito...l'hai fatto fuori dalla porta di camera mia. Io mi son chiusa dentro, tu hai acceso la luce nel corridoio, ti sei vestito e te ne sei andato....In auto hai avuto il piacere di ascoltare alla radio una canzone stupenda che non avevi mai sentito e che parlava del miele, parola che noi usavamo al posto del banalissimo "ti amo".

Che esperienza travolgente.....così bella che l'abbiamo voluta ripetere.

La terza volta che ci siamo visti, mentre eravamo sul divano dopo aver fatto l'amore....è accaduto qualcosa che non ci aspettavamo. Ci rendevamo conto che il nostro era un atteggiamento da bambini....la paura di non piacersi dovevamo affrontarla, volevamo accendere la luce dopo aver contato fino a tre.....ma stranamente (ancora devo capire com'è accaduto)....la luce si accese da sola.

Dopo lo stupore per la cosa stranissima che era appena accaduta, decidemmo di guardarci negli occhi....

Non eri decisamente il mio tipo, né io ero il tuo.....parlammo un po', poi tornasti a casa tua. Ma ricordo che ti amavo, che ci misi un po' ad accusare il colpo, ma poi passai sopra all'aspetto fisico, e tu facesti altrettanto,....e continuammo a vederci per un po', anche se tu eri fidanzato.

Ho sofferto quando ho deciso di smettere di vederti, ma avevo capito che tu non avresti mai lasciato lei per me....anche se l'hai fatto in futuro per un'altra....

Caro folletto, sarai sempre nel mio cuore perché mi hai regalato delle emozioni uniche. Ti voglio bene, so che sarai per sempre solo un amico e probabilmente non ti rivedrò più.  Ma quando sento Raf il mio pensiero vola....e spero che ti arrivi.

Un bacio dalla tua fatina.

 
 
 

CENTRIFUGA

Post n°4 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da LuanaLaBebisitter
Foto di LuanaLaBebisitter

Mi sento come in una centrifuga.....vivo, e so che tutto passa. Passerà anche stavolta. Devo solo assestarmi....la centrifuga a un certo punto si fermerà,...lo so, rallenterò il mio vorticoso movimento...poi riprenderò a vivere come sempre. Fino alla prossima volta.

Ti desidero........................MA NON DEVO

Ho voglia delle tue mani addosso.............MA NON DEVO

Ti ho sognato.....................................................MA NON DEVO

Tutto questo mi confonde..........................MA NON POSSO PERMETTERMELO

Mi sorprendo a fare cose "stupide" come, ad esempio, l'ultima: la tua sciarpa verde era lì, insieme al tuo giubbotto. Che tentazione.... L'ho presa di nascosto e l'ho sniffata....Sapeva di te, e presto sarebbe tornata sul tuo collo. Continuavo ad annusarla, ed era come se tu fossi al tuo posto, dietro di me. Non ho resistito alla tentazione di passarla sul mio seno, continuando a pensarti lì. Poi il telefono a rompere la magia. Mi sono sentita così sedicenne....Ma perché non ti ho mai annusato prima? E perché, dannazione, il tuo odore mi piace così tanto? Maledetta chimica!!! Ho ripensato all'ultima volta....la tua guancia sulla mia, la tua lingua nel mio orecchio, il tuo respiro sempre più affannato che assecondava il mio....il tuo odore su di me anche dopo....e con quella sciarpa verde avrei voluto godere del mio piacere solitario. Chissà se poi ti saresti accorto di avermi sul collo. Ma l'ho rimessa al suo posto e ho sorriso, cosa che avrai fatto anche tu quando ti ho confessato con un sms di averla segretamente annusata....

Tutto questo mi rapisce, mi centrifuga, mi lacera....Mi piace e mi fa impazzire. So che dovremmo smetterla, ma spero sempre che tu mi cerchi ancora....Quando si assaggia qualcosa che ci piace, è difficile imporsi di non assaggiarlo più....

DEVO PENSARE AD ALTRO!!!!

Ma come faccio a pensare ad altro se ti sento continuamente addosso e ti vedo sulla mia pelle in quei lividi che hai lasciato su di me coi tuoi morsi che adoro? Ricordo il primo morso che mi hai dato...delicato, ma pur sempre un morso. Sicuramente non ti aspettavi la mia reazione. Tu non lo sapevi, ma mi piace da morire, il dolore si trasforma in piacere. Ho emesso un grido, e la tua eccitazione è salita insieme alla mia. Ti piace sentirmi godere, sentire le mie urla di piacere, marcare il territorio lasciandomi segni addosso. E così ogni volta mi segni, senza chiedere il permesso. E ora sei qui, sulla mia pelle e nel mio naso. Segno delebile e segno indelebile....fuori e dentro di me.

 
 
 

GIOCO PROIBITO...PARTE SECONDA

Post n°3 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da LuanaLaBebisitter
Foto di LuanaLaBebisitter

Parlando con un amico, ricordo quando mi disse che io e te, prima o poi, saremmo finiti a letto insieme. Risposi che non sarebbe mai successo, perché a nessuno dei due interessava la cosa. E poi siamo solo amici, tu hai la tua vita e io la mia, e così come non si pensa a fare sesso con il proprio fratello o il proprio padre, io non ho mai avuto interesse sessuale nei tuoi confronti e nemmeno tu nei miei. In pratica eravamo, l'uno per l'altra, due asessuati....o forse lo credevamo.

Mai e poi mai avrei immaginato che tu, un giorno, saresti arrivato a sfiorarmi, poi a toccarmi, a stringermi, ad assaporarmi, facendomi godere come una pazza e godendo com me del mio piacere, senza però coinvolgere il tuo corpo.

Ricordo quella volta in cui, in piedi dietro di me, sentendomi ansimare sempre più velocemente, ti sei avvicinato stringendomi la vita....cosicché io potessi sentire quanto il tuo sesso fosse cresciuto per me, e mi hai sussurrato nell'orecchio "Lo vuoi?...Eh?...Dai, dimmi che lo vuoi....fammene infilare dentro di te almeno un pezzettino....". Immediatamente siamo stati interrotti dalle voci di qualcuno che si stava avvicinando, ci siamo ricomposti e successivamente abbiamo riso molto su quella battuta....Già....un pezzettino: hai sempre detto che non saresti mai riuscito a trattenerti se fossi entrato in me. (Sai benissimo di essere un uomo, e io aggiungo un uomo voglioso, e so che non ti accontenteresti mai.....)

Poi la settimana dopo ci siamo ritrovati nuovamente in quella situazione. Tu lì dietro, in piedi, toccavi così bene il mio sesso  sempre pronto ad accoglierti, perché ormai aveva già imparato a riconoscerti e si inumidiva al solo sentirti vicino.....tu che con la tua voce alimentavi il mio desiderio....io che ansimavo, mugolavo, tremavo....e nel frattempo ascoltavo te che mi parlavi. Eri in preda all'eccitazione.....e ti ho sentito armeggiare con la cintura dei tuoi pantaloni. In un lampo mi sei entrato dentro senza troppi preamboli....quel pezzettino è stato....l'intero.....gemevo e sorridevo, felice perché sapevo che eri finalmente dentro di me. Quanto l'avevo desiderato quel momento....e non sai che sforzo sentire il tuo respiro caldo sulla mia guancia, la tua lingua vicino al mio orecchio....e non potermi girare per baciare la tua bocca....mio desiderio che soffocavo per non prendere in mano le redini di un gioco che avevi sempre gestito tu.....Attimi, è durato solo pochi attimi, poi sei uscito da me perché ti sei accorto che il gioco era andato troppo in là....infine mi hai girata, i nostri occhi si sono fissati per un po', ci siamo abbracciati, mi sbaciucchiavi mentre ti strusciavi addosso a me e dicevi che dovevi mettere un freno a questa cosa....mentre io speravo di no. Che bello stare guancia a guancia con te, accarezzarti i capelli, sentire le tue spalle forti da sopra la camicia....e darti quel bacio leggero sul collo, sniffando il tuo odore che mi piace, così come a te piace il mio.

Quella sera, nel mio letto, ho ripensato a tutto quanto...e ho sentito salire la mia eccitazione. Mi sono masturbata pensando a te, ho raggiunto l'orgasmo pronunciando il tuo nome, sottovoce...per paura che le mie figlie dall'altra stanza mi potessero sentire, sottovoce....perché, nel silenzio della mia camera, non rimanesse l'eco di quel nome che non posso pronunciare.

 
 
 

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