Creato da: R.VonWarhen il 14/07/2006
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500 colpi di clacson...prima di andare a letto

Post n°24 pubblicato il 05 Luglio 2007 da R.VonWarhen

Non smetto mai di meravigliarmene, eppure l'esperienza dovrebbe avermi illuminato in materia, di quanto il mio tempismo sia eccellente...riesco, dote non comune a molti, a trovarmi per chissà quale miracolosa congiunzione astrale, nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Ieri sera pasteggiavo, o per lo meno tentavo di farlo, in compagnia di "amici", invitato a casa loro per rinverdire quei vecchi e tristi (ne)fasti tempi in cui si ciondolava tra le aule e i corridoi dell'università; la già poco appassionante serata (mi pare un esercizio futile incontrare persone che passano il tempo a gloriarsi dei loro successi e mai un accenno sulle basonate prese) è stata funestata dall'EVENTO...si la pantagruelica presentazione della nuova 500 che, a proposito di temistiche eccellenti, si dava proprio a pochi metri in linea d'aria dal luogo del mio simposio-amarcord.

Ciò premesso, mi permetto di fare alcune riflessioni sul tema.

Siamo arrivati al punto di non ritorno o cosa? Una organizzazione elefantiaca, una città bloccata, caroselli, nani, ballerine, giostre, carretti di zucchero filato e poi ancora aperitivi, popolo di coloro i quali vivono di aperitivi, cene a tema, musica, scacchi e tarocchi ecc. ecc. per presentare un pezzo di lamiera e gomma dal costo esorbitante? Il fiume preso in ostaggio, percorso da quadri rappresentanti (almeno secondo i creatori della messainscena) 50 anni di vita italica a spasso sull'acqua come novelli Nazareni...vita italica rappresentata per stereotipi classici ed immarcescibili...il calcio, coppi&bartali, la Anitona nella fontana, i paparazzi e l'immancabile tavola imbandita al grido di "Francia o Spagna basta che se magna"...se questo è stato reputato il modo migliore per rappresentare il nostro paese e dare una svolta verso l'internazionalizzazione del brand fiat mi chiedo dove abbiano pescato il poderoso trust di cervelli deputato a realizzare il tutto...forse hanno assegnato il compito al consiglio di amministrazione dell'inter? mah...

Che questa sia L'APOlogia della fabbrica di casa, la grande mammella a cui tutti i torinesi, chi più chi meno, si sono appiccicati per suggere un po di latte, spesso acido, nel corso della loro vita? Va bene ci può stare...ma il mio dubbio riguarda principalmente la folla che si è ammassata sui ponti e sui lungo Po per assistere alla serarta speciale...insomma mi chiedo...che ci siete andati a fare? Ne valeva la pena di rimanere ammassati come in coda alla posta quando la serata cosi bella e ventilata suggeriva milioni di alternative più valide per combattere l'insonnia? valeva la pena prendere parte alL'APOteosi di una automobile? Ricordate, se potete, che siete andati ad ammirare l'ostensione laica di un oggetto...anzi per meglio dire della rappresentazione dell'oggetto che vi hanno voluto mostrare. Rappresentazione si, perchè l'immanenza dell'oggetto stesso non è certo delle più piacevoli...ma almeno la avete osservata con attenzione questa "meraviglia" chiamata 500? Siamo onesti, dire che sia brutta non è renderle giustizia...è orripilante, una scatoletta color pastello, ruotine più piccole di quelle di un passeggino peg-perego, spazio nel bagagliaio nemmeno sufficiente per occultarvi il cadavere smembrato di uno degli ingegneri che l'ha progettata...se a questo si aggiunge che il prezzo sarà assolutamente spropositato rispetto ai modelli di city-car di altre marche il quadro appare avvilente nella sua completezza. Insomma vi siete accalcati e accaldati per guardare da vicino una cosa che non vorreste mai possedere. Bizzarro no? Sarebbe come far la fila per vedere un erpes....

...e Mr. Marchionne?...che ci combina? a parte rilasciare interviste a catena su giornali e tv? Nessuna critica come manager, ci mancherebbe, ha resuscitato in pochi anni un cadavere...qualche appunto come pubblicitario però non glielo toglie nessuno dato che si picca di essere stato l'ideatore del nuovo spot destinato a scartavetrarmi le gonadi per l'intera estate..mr Marchionne complimenti per le immagini...evocative, toccanti...il Papa, Falcone e Borsellino, gioie e dolori...ma due fotogrammi in B/n sui cassintegrati e sui licenziati? e altri due sugli operai fiat nel terzo mondo? no eh...in effetti rischiavano di essere troppo evocative...

E per concludere apriamo la rubrica : "ho perso l'ennesima occasione per stare zitto" con le mirabolanti e illuminanti dichiarazioni del nostro amato Pres. del Cons. Romano "Lapalisse" Prodi che interrogato in merito alla nuva nata di casa Fiat, nel pieno di una sorta di misticismo indotto da una mano di Dio poggiata direttamente sulla sua testolina arruffata ha esternato il verbo...e cito "E' bella!, speriamo ne vendano tante." Pare che poco dopo interrogato sulla mancata firma del protocollo di Kyoto da parte di numerose nazioni e sui pericoli a cui va incontro il clima sul nostro pianeta abbia sentenziato "Non ci sono più le mezze stagioni".

La fine è nota purtroppo per me...per riuscire a tornare a casa ho dovuto aspettare che gli spettatori sciamassero dalle strade...tutti i macchina chiaramente e a ben vedere pochi di loro guidavano una fiat.

 
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La banalità del male e l'eccezionalità dell'idiozia

Post n°23 pubblicato il 19 Giugno 2007 da R.VonWarhen

Mio malgrado, lo ammetto, ieri sera sono stato costretto ad osservare Mentana raccontare la banalità del male...questo comporta un paio di riflessioni a monte: 1) d'ora in avanti prima di invitare qualcuno a cena mi informerò su come sia solito trascorrere le serate calde 2) dovrò imparare a parcheggiare l'automobile nel mio spazio per non far innervosire i vicini...che non si sa mai...

Dopo la visione di quella che con malcelato orgoglio Mentana si ostinava a chiamare "docufiction" (definizione più appropriata sarebbe stata macabro escamotage a fin di audience...bizzarro se si pensa che il diretto competitor è ormai in vacanza e dunque non si sarebbe nemmeno dovuto duellare col plastico di Cogne) mi chiedo se il  buon giornalista ex-amico degli ex-socialisti sia ormai alla deriva, sul piano inclinato che lo trascinerà verso l'abisso, verso il luogo del non-ritorno televisivo...indirizzato ad una nuova versione di real-tv ma, se possibile, ancora più truculenta, ancora più hard-boiled e senza lieto fine...non pensavo che sarei mai arrivato ad affermare una cosa del genere ma devo farlo : viva Guido Bagatta!

Mi limito a sottolineare come questo tentativo di spettacolarizzazione del dolore non sia certo una novità, non si contano infatti le trasmissioni la cui sola ragione di esistere è quella di infilare un microfono sotto il naso del pedofilo, dell'assassino o del sequestrato di turno per poi dimenticarsi di lui un paio di giorni dopo...ma in questo caso si è davvero andati oltre. Si è pensato che fosse utile? necessario? decisivo? far conoscere alla massa le carte processuali, gli interrogatori e le indagini relative alla strage...cosa che solitamente accade in modo autonomo perchè nelle procure italiane è prassi che qualcuno passi sottobanco alla stampa anticipazioni e intercettazioni varie...si è ritenuto fosse interessante far conoscere le tecniche utilizzate per sgozzare un bambino (casomai qualche gioioso emulatore mitomane avesse voluto prendere appunti) si è creduto fondamentale raccontare la vita "banale", normale, comune di una coppia di lavoratori senza sogni e senza passioni e far credere che proprio quella assenza di "glamour" nelle loro vite fosse l'origine del disprezzo e dell'odio, si è mostrato una donna che viveva per far splendere i pavimenti e un uomo senza amici e si è tentato di renderli ridicoli ancor prima che terrificanti.

Non bastasse tutto questo...ecco arrivare il dibattito post-docufiction...Mentana ricorda al mondo come tutto quello appena trasmesso sia una fedele ricostruzione dei fatti...e sulla poltroncina compare l'ex marito tunisino della donna uccisa che ottiene dal conduttore e dai presenti attestati di solidarietà e scuse per essere stato ingiustamente accusato...tutto legittimo, tutto accettabile...se non fosse per un paio di piccoli particolari (omessi ad arte?)...L'affranto vedovo in questione, fuori dal carcere per l'indulto, scontava una pena per traffico di droga, maltrattava la moglie e spesso l'abbandonava non curandosi del figlio...un modello di virtù insomma, al quale si è pensato di creare una carriera da divo tv, magari tronista dalla De Filippi o inviato di striscia la notizia per i casi di malasanità nel magreb o ancora star del nuovo grande fratello

La penosa conclusione a cui sono giunto è che tutti noi abbiamo bisogno dei mostri, perchè vederli e sapere che esistono ci fa sentire migliori, ne abbiamo un bisogno compulsivo, li divoriamo, li succhiamo e ce ne servono sempre di nuovi e sempre di più cattivi...e quando qualcuno li ferma e li mette in galera...la loro assenza è così rumorosa che per sopravvivere ne cerchiamo altri...e se in quel momento sono assenti...nessun problema ci pensa Mentana a ricordarci che prima o poi qualcuno arriverà a prendere il loro posto nei nostri cuori o, nella peggiore delle ipotesi, sarà la scatola che abbiamo in salotto che li creerà per noi...magari sottoforma di nuovo tronista tunisino. Per le referenze del soggetto e l'eventuale book rivolgetevi a Lele Mora.

 
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Sindrome Cinese

Post n°22 pubblicato il 14 Aprile 2007 da R.VonWarhen

Mi sono goduto con una certa soddisfazione i fotogrammi degli scontri di Milano, mi ha fatto piacere osservare come una torma di cinesi si sia ribellata all'autorità costituita. L'immagine di un corteo di cantonesi, mandarini etc che sfila in corteo e manifesta contro un atteggiamento ritenuto discriminante e vessatorio è stata una boccata d'aria pulita. Leggo e ascolto reazioni preoccupate di cittadini e politici (sempre loro mio malgrado) che fanno a gara a schierarsi in favore di telecamera...ci dicono che non si può tollerare questo genere di comportamento, che bisogna rispettare le leggi e mantenere l'ordine pubblico...peccato che quando a manifestare e a sfasciare vetrine e a ribaltare automobili siano i cosiddetti “antagonisti” ci sia sempre qualcuno dei succitati politicanti a schierarsi in favore della sacrosanta libertà di opinione. I cinesi fanno più paura? Forse perchè sono una comunità a cui la tanto auspicata integrazione interessa quanto Letitia Casta a Dolce&Gabbana?  Ci fa paura l'idea che una comunità di stranieri possa prosperare e arricchirsi senza sentire la necessità di interagire con noi e di confrontarsi? Senza assorbire le nostre abitudini e le nostre consuetudini?...Mi chiedo allora perchè quando queste persone mostrano di avere appreso e saper mettere in pratica l'arte molto italiana della protesta di piazza vengano pesantemente repressi... Mi domando se l'indignazione scaturisca esclusivamente da un problema topografico...ossia piazza Tien An Men sia benedetta ma lasciate libera per lo shopping via Sarpi. Certo che ci fanno paura...perchè cosi facendo noi non li possiamo controllare, non li possiamo inquadrare...i cinesi hanno compreso (forse perchè per troppo tempo sono stati irregimentati e schedati) quanto sia utile per sopravvire non condividere nulla con gli estranei. Ci fanno paura i proclami dei soloni di Confindustria che agitano il fantasma pechinese come spauracchio? Credete che davvero abbiano a cuore il Made in Italy e si battano per i diritti dei consumatori? ...Balle colossali....Ma non sono sempre stati loro a magnificare il libero mercato?  Ma non siamo stati noi i primi a spostare le produzioni in quei paesi dove lo stipendio medio di un operaio equivale al prezzo di un pacchetto di pall mall blu? Ora che si trovano faccia a faccia con chi in un decennio ha saputo rivoluzionare l'economia sfruttando le medesime regole diventano improvvisamente dei paguri della finanza, e si rintanano nel guscio di proposte assurde come il reinserimento dei dazi... Sarà che siamo vittime dello stereotipo del cinese ossequioso ricoperto dall'afrore degli involtini primavera... Sarà forse che, come sosteneva Bellocchio, La Cina è Vicina....ma se è troppo prossima a piazza del Duomo...si comincia a soffrire di claustrofobia? Solidarietà alla comunità cinese di Milano.

 
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Autoritratto al buio

Post n°21 pubblicato il 13 Aprile 2007 da R.VonWarhen

Non si può certo dire che io sia un modello da seguire.
Ho 30 anni, le ginocchia a pezzi e lo stomaco debole.
quasi tutte le donne con cui sono stato sono diventate mie amiche, tanto che mi sono bruciato anche il gusto di portare rancore.
Poche delle mie amiche diventeranno mai le mie donne.
Sono troppo pigro per viaggiare e troppo pigro anche solo per alzarmi e avvicinarmi alla finestra per scoprire quale volto abbia l’idiota che urla la sua rabbia dal finestrino dell’automobile.
Non curo il mio aspetto fisico, trovo insensato perdere tempo per una attività senza prospettive a lungo termine.
Non seguo la moda, provo repulsione per chi ha il dono di saper abbinare i colori.
Non incontro persone intellettualmente stimolanti,
a parte il mio tabaccaio e una venditrice ambulante cinese che ogni giorno mi sorride e mi mostra le sue bamboline mentre aspetto il verde del semaforo.
non ho ambizioni di carriera, di famiglia o di denaro.
Trascuro amicizie e aspetto che si spengano, a volte ne sento la mancanza, più spesso mi godo il sollievo che da il non essere cercati.
Non frequento la chiesa, la moschea, la sinagoga
né altri luoghi in cui qualcuno ti lasci intendere
una promessa di vita eterna, la semplice idea del non finito mi rende afasico.
Nonostante tutto c’è gente che mi circonda…
Amore incondizionato o sublime forma di persecuzione?

 
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Ricordati di santificare le feste

Post n°20 pubblicato il 11 Aprile 2007 da R.VonWarhen

mi chiedo come mai il cattolicesimo sia la sola fede i cui praticanti possono permettersi il lusso di esercitare plenipotenziariamente la fastidiosa pratica del bigottismo estremo senza nemmeno essere sfiorati dalle fastidiose privazioni e controindicazioni che reca con sè l'integralismo.
Ecco un altro dei "vantaggi" di credere in un Dio misericordioso...

 
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