Dialoghi musicali

Primo Maggio


Avrei voluto scrivere tante cose sul Primo Maggio.Ad esempio sull'ipocrisia su cui "galleggia".Sul tanto rumore che si fa per celebrarlo, sicché poco di esso si coglie, sommerso com'è dal frastuono e dalla retorica.Ancora non vedo l'epilogo positivo del macroscopico errore sociale, morale, etico che continua a discriminare tra donne e uomini, professioni e professioni, mansioni e mansioni.Nulla è risolto.Peggio, aumenta l'impero della disumana ideologia del capitalismo, mostro pagano mai sazio delle vittime innocenti che si continuano ad immolare sugli altari dei templi affollati dai suoi folli adoratori.Oggi ci saranno parole roboanti.Tutti tuoneranno; ammoniranno; condanneranno.Bandiere sventolaranno e piazze gremite si stordiranno di suoni ed effetti, poiché - nunc est bibendum - come dice Orazio che fa eco ad Alceo: adesso è il momento di bere...Ma mentre noi berremo, danzeremo e festeggeremo inebriati, altri avranno affollato le pance di enormi falsi cavalli, apprestandosi a mettere a ferro e fuoco e radere definitivamente al suolo la nostra città.