La notte del 24 maggio 2009, dopo una breve, ricca e convulsa esistenza, passò a miglior vita il mio profilo su Facebook.I motivi di quella sorta di eutanasia furono tanti, alcuni inenarrabili. Galeotta (ma ci saranno state delle donne messe a remare sulle galere?) fu sicuramente la eccessiva vitalità del luogo che richiedeva tempo che io prodigalmente le davo, togliendolo alle mie fatiche intellettuali.L'idea di un diario, seppure in rete, mi piace. L'atmosfera qui sembra essere più intima. A un diario, raccontandosi, si affidano pensieri, riflessioni, confessioni, desideri, sentimenti talvolta a lungo inespressi e per questo ritenuti sopiti.Adesso io devo farvi subito le mie scuse per una serie di fatti che brevemente sintetizzo:in questo diario non tacerò assolutamente il mio profilo filosofico, ideologico, politico e confessionale (questo non significa che io non voglia dialogare con chi si ponga su posizioni diverse dalle mie), perciò chi non dovesse condividere le mie tesi potrà confutarle tranquillamente purchè si muova su piani dialogici;questo diario avrà anche funzioni, e quindi aspetto, di sito personale, pertanto lo utilizzerò anche per informare sulle mie attività artistiche e professionali;potrà accadere che io sia poco presente e poco solerte a rispondere ad eventuali commenti, ma non sarà mai per incuria o per spocchia.Ringrazio tutti quelli che già hanno accettato la mia richiesta di amicizia (in realtà tecnicamente non l'ho fatto io, essendo sostanzialmente ancora (?) impreparato alle pratiche di gestione di questo spazio).A presto.