Dialoghi musicali

QUO USQUE TANDEM...


C'è poco da fare: mentre io indugio a preparare i fuochi d'artificio, il Lambro vomita veleno nel Po e l'Adriatico, il mio mare, rischia una catastrofe immane.Scopriremo gli autori di questo ennesimo misfatto?Saranno perseguiti com'è giusto che sia?Pagheranno per danni ai quali in realtà sarà difficile porre realmente rimedio?E chi sono costoro se non benefattori di sé stessi che, unendo le beffe al danno, si dicono bravi imprenditori e portatori di benessere, poiché danno lavoro (finché poi non li mettono in cassa integrazione o, peggio, li licenziano) a tanti, peraltro strapagandoli con stipendi che talvolta sfiorano anche i 1200 euro al mese (né più né meno quello che loro spendono per la manutenzione mensile di una sola delle loro auto), per cui si dev'essere loro grati e innalzare lodi al Signore per averli fatti nascere?Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? quam diu etiam furor iste tuus nos eludet? quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?Ricordate? Sono trascorsi due millenni da quando Cicerone scrisse questa invettiva. Ma, in realtà, nulla è cambiato:basta sostituire il vocativo e tutto si ricompone, beffardamente.