Dialoghi musicali

A MARGINE (Da Nuvola Viola, alias Cate)


Ho letto il post "A margine" che Cate ha scritto con tutta la passione civile e morale che la contraddistinguono. E ho pensato a quell'uomo, povero, così povero da avere dei cartoni come casa e giaciglio. Quell'uomo è stato bambino e mi chiedo: avrà mai sorriso? Avrà mai avuto le premure che quei due squadristelli da strapazzo (loro e i tanti, troppi, come loro) probabilmente hanno avuto e continuano ad avere da genitori sempre pronti a difenderli da tutto e tutti? Avrà mai amato, essendone riamato, una donna? Avrà mai trepidato per il pianto di un bimbo?Avrà...?E penso al nostro consesso che insiste a chiamarsi civile mentre ammette l'esistenza dell'indigenza. E mi chiedo se i sacerdoti che ascoltino tali parole si ricordino di quelle pronunciate dal Cristo sui poveri.E penso a quale insegnamento i bambini, poi adolescenti, giovani e infine adulti possano ricevere laddove chi governi, arringando la folla (per fortuna non oceanica), le chieda se voglia che il Paese sia invaso da extracomunitari. E mi chiedo se i ministri di Dio trovino consono che quegli individui che gridano contro l'uomo siano  gli stessi che, con fare compunto, siano sempre in prima fila nelle chiese  durante le celebrazioni della Messa.E vorrei e potrei continuare a pensare e a chiedermi, ma mi prende lo scoramento. Mi sento inutile, inerme. Sono don Chisciotte che vuole riportare l'età dell'oro in quella del ferro.Vedo che la cattiveria alligna ovunque, anche in quelli che dicono di combatterla la cattiveria, ma per farlo la utilizzano a loro volta.E ho una grandissima stanchezza e tristezza e delusione.